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Si tratta del catalogo di una mostra tenutasi dal 14 dicembre 2013 al 16 marzo scorso a Pontassieve (Fi), incentrata su sei crocifissi policromi

Si tratta del catalogo di una mostra tenutasi dal 14 dicembre 2013 al 16 marzo scorso a Pontassieve (Fi), incentrata su sei crocifissi policromi, cinque lignei e uno in cartapesta, realizzati tra la fine del XIV e l’inizio del XVII secolo. La maggior parte proviene dall’Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze e ad essi si aggiungono una scultura lignea che rappresenta la Maddalena (1519), una Sacra Conversazione, dipinto di scuola fiorentina degli inizi del XVI secolo, e due croci astili in rame inciso e dorato (fine XIV-inizio XV secolo). Due crocifissi e la Maddalena appartengono alla produzione dei Sangallo, Giuliano e Francesco, padre e figlio, una famiglia di scultori tra le più rappresentative della Firenze rinascimentale. Il catalogo presenta qualche ripetizione come sempre accade quando uno stesso argomento viene affidato ad autori diversi, ancorché lo trattino da varie angolazioni. Il primo saggio fornisce indicazioni interessanti su alcuni fondamentali passaggi di stile che contraddistinguono la rappresentazione del crocifisso in varie epoche, sottolineando come il crocifisso rispondesse all’aspirazione degli artisti quattrocenteschi di raffigurare il corpo umano.
La curatrice si assume l’ingrato compito di redigere il saggio più ostico – e tale si rivela - quello dedicato alla registrazione delle opere nel succedersi degli inventari. Il terzo saggio ha, se non altro, il merito di presentare due xilografie, entrambe del 1469, che mostrano la collocazione del crocifisso negli interni privati (uno è lo studio di Gerolamo Savonarola, più volte citato nel volume).
Seguono altri interventi che risultano piuttosto inconsistenti anche per la loro brevità e, sebbene impeccabili dal punto di vista tecnico, le schede delle opere restaurate sono noiose, almeno per chi non si occupa di restauro in modo specialistico.
Anche la parte fotografica finale non è all’altezza della situazione: le fotografie delle opere sono di qualità discreta, ma le immagini di dettaglio non sono altro che ingrandimenti delle prime.
Ne abbiamo parlato perché la scultura lignea rientra tra gli argomenti seguiti dal nostro sito con maggiore attenzione, ma spiace constatare che la pubblicazione risulta nel complesso deludente.
Data recensione: 01/04/2014
Testata Giornalistica: Antiqua.mi
Autore: Andrea Bardelli