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Nascerà a Firenze una galleria nazionale del ritratto così come Londra ha la National Portrait Gallery? È ciò che auspica Antonio Natali, curatore della mostra I modelli di Narciso. La

Nascerà a Firenze una galleria nazionale del ritratto così come Londra ha la National Portrait Gallery? È ciò che auspica Antonio Natali, curatore della mostra I modelli di Narciso. La collezione d’autoritratti di Raimondo Rezzonico agli Uffizi, aperta in questi giorni a Firenze, nella Sala delle Reali Poste (fino all’11 giugno; catalogo Polistampa). Natali individua anche l’edificio che potrebbe ospitare un tale museo nel palazzo del Tribunale che sta per dismettere le sue funzioni. Intanto, l’esposizione presenta una selezione di 50 opere - tra dipinti, disegni e fotografie - scelte fra i 295 autoritratti di maestri del ’900 raccolti nel corso di una vita da Raimondo Rezzonico, noto imprenditore ed editore del Canton Ticino. Dopo la sua scomparsa, avvenuta quattro anni fa, la famiglia ha voluto legare la collezione di autoritratti agli Uffizi con un’offerta vantaggiosa per lo Stato italiano. Con questa nuova acquisizione la Galleria, che vanta la più antica e prestigiosa collezione di ritratti d’artista esistente al mondo, avviata nel Seicento dal cardinal Leopoldo dei Medici, giunge a contare 1600 pezzi. Tra gli autoritratti di maestri del ’900 esposti in mostra, spiccano quelli di Russolo, pensoso e malinconico, di Afro, lirico e contemplativo, di Ferrazzi risorto come Lazzaro, e ancora, fra gli altri, quelli di Clemente, de Chirico, Funi, Ligabue, fino a Fontana, che invece della propria effige ci consegna scritta al contrario, come fosse riflessa in uno specchio, la frase «io sono Fontana».
Data recensione: 28/05/2006
Testata Giornalistica: L’Unità
Autore: ––