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“Vizi e virtù”, un titolo che è tutto un programma per la piccola ma sostanziosa “chicca di Natale” allestita nei locali della Galleria Pio Fedi

Firenze, il ritorno alla pittura di Antonio Manzi

“Vizi e virtù”, un titolo che è tutto un programma per la piccola ma sostanziosa “chicca di Natale” allestita nei locali della Galleria Pio Fedi di Firenze, l’ex chiesa di Santa Chiara, eretta nel 1493 da Giuliano da Sangallo in via dei Serragli 99, da domani al 29 dicembre (con ingresso gratuito). Dedicata al maestro Antonio Manzi, e firmata da Edizioni Polistampa, l’esposizione si dipana lungo un percorso inedito grazie a 14 tele di grandi dimensioni, affiancate da una ventina di opere di grafica e una scultura in marmo. Campano di nascita, ma toscano di adozione – la prima personale dell’autodidatta ed eclettico artista risale infatti al 1972 nella fiorentinissima Gallerie Guelfa – Manzi si distingue per un percorso tormentato e complesso, contraddistinto dalla sperimentazione di diverse tecniche e stili: ceramica, affresco, incisione a punta secca, graffito, scultura in terra cotta, bronzo e marmo, appunto. Con “Vizi e virtù” il maestro Manzi torna alla pittura a distanza di 32 anni dalle opere giovanili, seguendo “il richiamo dell’anima, più che della mente”. Il ciclo esplora l’interiorità umana in tele che spaziano dal nero (il buio dell’anima), ai colori più vivaci (la speranza), all’insegna di una creatività che guarda alla virtù, prediligendo forse la direzione dei vizi.
Data recensione: 14/12/2013
Testata Giornalistica: QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno
Autore: Letizia Cini