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Se c’è qualcosa di cui non si sentiva il bisogno è un altro libro fotografico su Firenze. «Basta entrare in qualsiasi libreria del centro storico», ammette l’autore

Se c’è qualcosa di cui non si sentiva il bisogno è un altro libro fotografico su Firenze. «Basta entrare in qualsiasi libreria del centro storico», ammette l’autore, «per vederne esposti a decine». Eppure questo album di bellissime istantanee immortalate dall’obiettivo di Franco Casini ci stupisce per il silenzioso incanto con cui ci fa vedere da angolazioni inedite luoghi stupendi, ma logorati perfino dalle cartoline, e particolari che sfuggono perfino allo sguardo del fiorentino doc. Anzi, forse proprio a lui.
Il segreto di Casini è quello di isolare i dettagli, come dice il titolo del libro. Di inquadrare, della celeberrima scultura del Giambologna Il ratto delle sabine, nella loggia di piazza della Signoria, solo il vecchio padre che si vede sfilare la figlia dal guerriero romano, usciti tutti e tre dal medesimo blocco di marmo, diventato così mosso ed espressivo. Di vedere il ponte alle Grazie riflesso nelle acque dell’Arno, il pomo di un campanello di via Sant’Egidio, il profilo di palazzo Vecchio stagliarsi nero riflesso in una pozzanghera della piazza, il pavimento del sagrato della chiesa di Santa Croce isolarsi in una geometria di marmi colorati, la lapide sul luogo in cui fu bruciato Savonarola, la balaustra di piazzale Michelangelo far trasparire la meraviglia di una Firenze innevata. Merito di un occhio fresco e capace di dare vita ai particolari, enfatizzando quanto va perduto nella visione d’insieme. Oppure merito del piccolo Francesco, il figlio del fotografo, al quale il padre dedica il libro, dichiarando di essre stato contagiato dalla «verginità del suo sguardo» durante le passeggiate fiorentine da cui è nato questo affascinante reportage.
Stampato con eleganza e impaginato con gusto.
Data recensione: 27/05/2006
Testata Giornalistica: Il Domenicale
Autore: Fabio Canessa