C’erano una volta il girotondo e il tiro alla fune e lo sbarbacipolle e lo schioccapalle e un centinaio di altri giochi che ora non ci sono più. Li ritroviamo nel libro di Vittoriano Innocenti,
Anche noi eravamo bambini negli anni ’40 del Novecento e ricordiamo bene quali erano i nostri
giuochi, quelli che attualmente si ricostruiscono
nei musei e nelle mostre-mercato, ed è questo che ci mette addosso tanta tristezza: vedere
i bambini di oggi alle prese con le play station, con i telefonini, coi nintendo (si chiamano così quelle scatolette elettroniche su cui vediamo concentrasi l’interesse dei pargoletti contemporanei?). Il progresso si dirà. Anche noi qualche volta ci siamo lasciati tentare da un’automobilina di latta a molla, ma la maggior parte non ha mai posseduto un pallone di cuoio, la nostra palla era fatta di stracci legati con lo spago.
Alcuni anni fa (1984) un nostro amico maremmano, Alessandro Giustarini, pubblicava
col comune di Grosseto un libro analogo,
“Giochi e passatempi dei ragazzi di ieri”, una serie
di testimonianze raccolte nella zona amiatina
di Santa Caterina a Roccalbegna. Il libro di
Vittoriano (di cui non conosciamo la prima
edizione) si muove nella stessa direzione,
mancano le foto che rendono preziosa la ricerca
di Giustarini, ma in compenso è arricchito
dai bei disegni a colori di Stefano Frosini
e soprattutto dai corposi saggi introduttivi
di Claudio Rosati e Tiziana Vivarelli che ne
fanno un lavoro di grande spessore, quest’ultima
con Vittoriano Innocenti è la curatrice
del volume.
Riscopriamo così insieme lo schioccapalle del titolo (da noi nel Chianti schizzapalle) con cui si
ingaggiavano interminabili battaglie; il cirulì
(ciribè) e la campana con i quali si diventava i
padroni della strada. Ce n’erano anche di
piuttosto pericolosi, come le bombe al carburo
che ci procuravano spesso gustose cenette a
base di pesciolini fritti. Il libro reca in appendice
anche una ricca serie di detti popolari e
filastrocche più l’indice ragionato. La provincia
di Pistoia sempre attenta alla conservazione
del patrimonio culturale della tradizione popolare e contadina è coeditrice, con Polistampa, del libro che fa parte dei QUADERNI DELL’ECOMUSEO. La pubblicazione è collegata al progetto della Provincia di Pistoia – Assessorato alla Cultura – “Ecomuseo della Montagna pistoiese” in particolare all’itinerario della vita quotidiana e al Museo della Gente dell’Appenino Pistoiese a Rivoreta, con il suo laboratorio del giocattolo.
Data recensione: 01/03/2006
Testata Giornalistica: Toscana Folk
Autore: Alessandro Bencistà