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‘La Gioconda’ sarebbe in realtà un vero e proprio autoritratto idealizzato di Leonardo da Vinci. L’ipotesi è della studiosa americana Lillian Schwartz, la quale mediante un’analisi

‘La Gioconda’ sarebbe in realtà un vero e proprio autoritratto idealizzato di Leonardo da Vinci. L’ipotesi è della studiosa americana Lillian Schwartz, la quale mediante un’analisi computerizzata della Gioconda e dell’autoritratto del geniale pittore rinascimentale ha rilevato impressionanti concordanze fra i lineamenti dei due volti, tanto da far sostenere che Monna Lisa sarebbe un’immagine dell’alter ego celeste del pittore. Schwartz ha approfondito le sue analisi iniziate nel 1987 con nuove indagini scientifiche, confermandole. Il mistero del dipinto raffigurante la Gioconda, dipinto attorno al 1500, sarà al centro del convegno ‘Monna Lisa: il volto segreto di Leonardo’, che si terrà oggi pomeriggio alle 17 in Palazzo Medici Riccardi, con la partecipazione di Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale di Vinci, e dello scrittore Renzo Manetti. Nel corso dell’incontro verrà proiettato un video preparato dalla studiosa americana Lillian Schwartz. La sua ipotesi lasciava comunque irrisolto il problema del perché Leonardo avrebbe dato i propri lineamenti alla Gioconda. Renzo Manetti ha recentemente pubblicato un saggio, ‘Beatrice e Monnalisa’ (Polistampa editore), che risponde a questa domanda, individuando la motivazione del dipinto nella stessa filosofia che aveva dato vita alla Beatrice di Dante e che era passata nel Rinascimento fiorentino. Come Beatrice, anche Monnalisa, sarebbe immagine dell’alter ego celeste, che funge da guida verso la Sapienza, e per questo avrebbe gli stessi lineamenti del Genio di Vinci. Il video che verrà proiettato oggi percorrerà le tappe della genesi del volto di Monnalisa: a confronto il celebre volto del Louvre anche con quello sottostante individuato con un esame a raggi X, evidenziando il ripensamento dell’artista.
Data recensione: 13/05/2006
Testata Giornalistica: La Nazione
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