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«L’ora di Austerlitz. 1980: la svolta che mutò l’Italia».
È l’ultimo libro di Lelio Lagorio, ministro della Difesa nei primi anni Ottanta, a cui si relaziona il forum «Italia 1980: aspirazioni

«L’ora di Austerlitz. 1980: la svolta che mutò l’Italia».
È l’ultimo libro di Lelio Lagorio, ministro della Difesa nei primi anni Ottanta, a cui si relaziona il forum «Italia 1980: aspirazioni internazionali e ruolo delle Forze Armate», promosso dalla Scuola di Applicazione e Istituto di Studi Militari dell’Esercito di Torino.
L’incontro, che si terrà oggi (alle 16.30) nell’Aula Magna del Palazzo dell’Arsenale di Torino, alla presenza dell’autore del volume, sarà introdotto dal Comandante della Scuola Gen.C.A. Armando Novelli, moderato dall’onorevole Valerio Zanone, con relazioni di alcuni eccellenti studiosi del settore come il professor Luigi Bonanate e i generali Bonifazio Incisa di Camerana e Oreste Bovio.
L’ora di Austerlitz (Edizioni Polistampa) è uscito nelle librerie lo scorso novembre e a dicembre è stato presentato autorevolmente a Roma al C.A.S.D. dal Ministero della Difesa e alla Biblioteca del Senato su iniziativa della Fondazione Nenni.
Il libro autobiografico, di indubbio valore storico per l’ampia e puntuale documentazione anche fotografica, è stato ottimamente recensito in molteplici pubblicazioni di settore e non (recensioni che sono raccolte puntualmente nel sito web www.leliolagorio.it); e che riconoscono all’autore una non facile obiettività di analisi storica e distaccata eleganza nel raccontare lo straordinario momento storico che ha visto nel teatro europeo il momento più critico della guerra fredda con la vicenda degli euromissili.
L’ora di Austerlitz rappresenta uno spaccato di anni di fuoco, crisi, ristrutturazioni e revisioni; è un rapporto che ci fa capire quanto l’Italia con la sua politica indipendentista ma radicata nell’Occidente abbia contato quale protagonista di prima fila in un momento risolutivo della storia del mondo. Lo scrittore Enzo Bettiza, dopo aver letto il manoscritto ha voluto dettarne la prefazione.
Ma nel libro si evidenzia anche un altro importante aspetto storico, che proprio in questi giorni è tornato di grande attualità: il ruolo politico della Presidenza della Repubblica italiana, tutt’altro che ininfluente.
Lagorio racconta infatti come proprio Sandro Pertini, considerato un antimilitarista e pacifista, che con ferma determinazione ha permesso di garantire la difesa dell’Europa dall’aggressività sovietica.
Nelle pagine del libro e dalla documentazione riportata, si evidenzia quanto la ferma posizione dell’Italia e delle sue Forze Armate siano state sostanziali nella difesa dei valori della libertà e quanto sia stata decisiva per la fine della supremazia del blocco comunista in Europa e la conseguente caduta dell’impero sovietico, dando all’Italia un nuovo e più incisivo ruolo nella politica internazionale, ben testimoniato anche dalla missione in Libano.
Data recensione: 27/04/2006
Testata Giornalistica: Il Giornale della Toscana
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