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Napoleone I, come è noto, le amava molto

Napoleone I, come è noto, le amava molto. Decine di pendole impreziosivano le sue stanze a Fontainebleau e nelle altre residenze imperiali. il gusto magniloquente del tempo, minuziosamente declinato nel Recueil des Décorations intérieures, il testo fondamentale degli architetti Fontaine e Percier, amava l’esotismo e gli dei dell’antichità, come Minerva, signora della guerra a Roma, e la sua equivalente greca, Atena. Anche l’orologeria finì per adottare la profusione di bronzi dorati ed elementi neoclassici già trionfante in ebanesteria. Secondo gli antiquari Aurélie e Giacomo Wannenes, autori del volume “Le più belle pendole francesi dal Luigi XIV all’impero” (edito da Polistampa), «con lo stile Impero termina di fatto la storia della pendola francese intesa come creazione originale, con caratteristiche peculiari che la distinguono nettamente dalla produzione precedente e da quella contemporanea di altri paesi. Lo stile Restaurazione o Carlo X, che seguirà (1815-1830), ricalcherà le forme Impero rese romantiche e ibride da strutture, composizioni e soggetti di gusto lezioso».
Data recensione: 01/05/2013
Testata Giornalistica: Antiquariato
Autore: Maria Luisa Magagnoli