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Ancora un libro di Paolo Ciampi, giornalista fiorentino, collaboratore di numerosi periodici, dedicato a un personaggio quasi dimenticato dalla storia, ma che ora riposa tra i

Ancora un libro di Paolo Ciampi, giornalista fiorentino, collaboratore di numerosi periodici, dedicato a un personaggio quasi dimenticato dalla storia, ma che ora riposa tra i "grandi" in Santa Croce. Dopo il ponderoso Firenze e i suoi giornali, suo primo libro pubblicato nel 2002, Ciampi, appassionato di viaggi ed esplorazioni, è attratto dalle avventure di Odoardo Beccari, viaggiatore fiorentino più conosciuto nel Borneo dello stesso Salgari. Gli occhi di Salgari finirà per vincere il premio Castiglioncello 2004. L’ultimo lavoro di Ciampi parla di Filippo Pananti, (Il poeta e i pirati ed. Polistampa) toscano del Mugello, capitato ad Algeri, temibile covo di pirati, nei primi anni dell’Ottocento. Pananti fu catturato dai pirati e nei suoi scritti invoca una nuova crociata per la civiltà arrivando a parlare di una forza multinazionale. Quasi un presagio di quello che accade oggi. Ma nelle parole di Pananti si legge la storia di un uomo che alle avventure preferisce un verso improvvisato e una bicchierata con gli amici.
Data recensione: 31/03/2006
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: ––