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La libertà di espressione non è mai un optional, e per lei ovunque nel mondo c’è chi si batte. Come Akbar Ganji, il giornalista iraniano che ha pagato con sei anni di

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(ANSA) - FIRENZE, 25 MAR - La libertà di espressione non è mai un optional, e per lei ovunque nel mondo c’è chi si batte. Come Akbar Ganji, il giornalista iraniano che ha pagato con sei anni di carcere “il suo impegno e la sua caparbieta”. È dedicato a Ganji e ai giornalisti che in Iran lottano per un’informazione laica e libera ‘L’ ultima primavera - la lotta per la libertà di informazione in Iran’ (Ed. Polistampa, 160 pagine, 14 euro) curato da Ahmad Rafat e da Information safety and freedom. Il libro, che verrà presentato a Firenze il 3 maggio durante la giornata Onu per la libertà di informazione nella libreria Melbookstore, raccoglie gli scritti di alcuni dei giornalisti che da tempo si battono per la libertà di espressione nel paese degli Ayatollah. Un fiume di parole contro la dittatura, come quelle di Mashaollah Shamselvaezin che, in due anni, ha diretto sei quotidiani, tutti chiusi dal regime, a partire da Jame’eh, considerato il capofila dei giornali riformisti e indipendenti dell’era di Mohammad Khatami. L’Iran è il Paese dove un quotidiano può aprire non per diritto ma solo su autorizzazione ed è un Paese considerato come la più grande prigione per giornalisti del Medio Oriente. Il libro ‘L’ ultima primavera’ dà voce a molti di quei giornalisti e scrittori. Come Emaeddin Baghi, arrestato e privato del passaporto per aver denunciato la nascita delle hojjatieh, le società segrete islamiche; Mehrangiz Kar, condannata a quattro anni di carcere, bandita dalla magistratura perché donna e direttrice del primo mensile femminista iraniano; Ahmad Zeydabadi, specializzato in questioni mediorientali, editorialista di Shargh, condannato a 13 anni di carcere dopo una conferenza tenuta alla facoltà di legge di Teheran durante la quale aveva condannato la chiusura di 16 quotidiani da parte dl regime. (ANSA).

CH
2006-03-25 11:45:00
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Data recensione: 25/03/2006
Testata Giornalistica: ANSA
Autore: Riccardo Galli