chiudi

Michelangelo Buonarroti (1475-1564) non nacque a Caprese, nell’alta Val Tiberina, ma a circa 50 chilometri di distanza, a Chiusi della Verna, in Casentino, vicino a uno dei luoghi più

Spettacoli - GIALLO ARTISTICO

Uno studioso mette in dubbio i natali del Buonarroti: non nacque a Caprese, nell’Alta Val Tiberina, bensì a Chiusi della Verna

Firenze, 20 marzo 2006 - Michelangelo Buonarroti (1475-1564) non nacque a Caprese, nell’alta Val Tiberina, ma a circa 50 chilometri di distanza, a Chiusi della Verna, in Casentino, vicino a uno dei luoghi più cari della vita di San Francesco d’Assisi.

È la tesi formulata nel volume ’Michelangelo nasce in Casentino. Storia delle contese tra Chiusi e Caprese’ (pagine 216, euro 14), scritto dal ricercatore Andrea Manetti, ispettore archivistico per la Toscana, appena pubblicato dall’editore Polistampa di Firenze. La versione che vuole che l’autore degli affreschi della Cappella Sistina sia nato a Caprese spunta improvvisamente 300 anni fa, mentre in precedenza - dimostra Manetti - la tradizione e le fonti storiche parlavano concordemente di Chiusi Nuovo, vicino al santuario della Verna, come del luogo in cui l’artista venne alla luce.

Manetti ha trascorso gli ultimi cinque a indagare sul posto, attraverso ricerche approfondite negli archivi e nelle biblioteche, con accurati sopralluoghi sul territorio, ascoltando le testimonianze degli anziani del luogo e studiando attentamente anche la viabilità che nel XV secolo collegava Firenze alla Val Tiberina, passando per il Casentino.

Un dilemma già noto ai biografi del passato quello relativo ai natali di Michelangelo, poichè le testimonianze sono state spesso confuse e discordanti. La definitiva identificazione in Caprese come luogo di nascita del Buonarroti, sancita dal regio decretodel 9 febbraio 1913 e tradotta nella nuova denominazione comunale di ’Caprese Michelangelo’ sembrava aver posto fine a questa lunga querelle.

Adesso Manetti torna a affrontare questo giallo storico che ha da sempre contrapposto le due città, entrambeintenzionate a non rinunciare all’idea di aver dato i natali al grande genio, ribaltando però quella che per lunghi anni è stata la tradizione ufficiale. Il ricercatore mostra come la tradizione dei natali di Michelangelo a Caprese compaia agli inizi del XVIII secolo, non suffragata peròda nessuna prova attendibile. Cominciò tuttavia a circolare nella tradizione orale della Valtiberina, nonostante che tra gli studiosi tale ’curiosa notizia’, come fu definita, non trovasse nessuna accoglienza.

Il volume ’Michelangelo nasce in Casentino’ sarà presentato ufficialmente a Firenze, nella Sala di Palazzo Incontri (via dè Pucci, 1),venerdì 31 marzo, alle ore 17. Interverranno Paola Benigni, soprintendente archivistico per la Toscana, Luca Fedeli, direttore dellaSoprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, e Divo Savelli, storico dell’arte.
Data recensione: 20/03/2006
Testata Giornalistica: Il Giorno.it
Autore: ––