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L’avvocato Raffaello Torricelli è incluso tra le figure più rappresentative e impegnate del mondo cattolico, culturale e politico

Polistampa ripubblica il libro che l’avvocato dedicò alla sua città

FIRENZE - L’avvocato Raffaello Torricelli è incluso tra le figure più rappresentative e impegnate del mondo cattolico, culturale e politico fiorentino. Nasce a Firenze nel 1910. Si laurea in giurisprudenza nel 1933 con Piero Calamandrei. Esercita la professione di avvocato da subito e mai l’abbandona. Diventa consigliere comunale di Firenze, presidente dell’Azienda fiorentina di turismo, presidente dell’Istituto di Credito Fondiario della Toscana, presidente della Società Autostrada Liguria - Toscana. Ricopre ruoli di primo piano nella Cassa di Risparmio di Firenze. Il Ministero della Pubblica Istruzione lo ritiene degno di una medaglia d’oro.
Fonda e presiede per vent’anni la Federazione Italiana Amici dei Musei.
«Torricelli è stato un uomo di varia umanità - dice Beppe Manzotti, suo amico e collaboratore - Per questo Firenze gli deve molto: la riabilitazione del Forte Belvedere, la creazione, quando era presidente dell’Apt, del Palazzo dei Congressi e del Palazzo degli Affari. Ma la vera virtù di Torricelli fu per me la tenacia, la caparbietà. Si fermava soltanto di fronte a buone argomentazioni, mai davanti alle difficoltà».
A sei mesi di distanza dalla morte di Torricelli (18 settembre 2005), Polistampa ripubblica il suo Firenze e i fiorentini (pagg. 212). È la terza edizione. La prima risale agli anni Cinquanta (Libreria Editrice Fiorentina), la seconda al dicembre del 2003 (Polistampa), arricchita dall’intervista rilasciata da Torricelli a Giovanni Errera.
Questa edizione contiene anche testi di Padre Turoldo e di altri, scritti e consegnati all’autore in epoche diverse. Il libro nasce a Firenze quando regnava un notevole fevore culturale laico, d’ispirazione cattolica: era ancora vivo il ricordo di don Milani e la Dc era profondamente segnata dal cattolicesimo sociale del sindaco La Pira.
Il libro verrà presentato il 21 aprile, alle 18, al Cenacolo di Santa Croce. Ci saranno Edoardo Speranza, Antonio Paolucci e Francesco Gurrieri.
Data recensione: 13/03/2006
Testata Giornalistica: Il Corriere di Firenze
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