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Ieri sera nel corso di "Maurizio Costanzo Show digitale terrestre" si è parlato di "miseria e nobiltà". Prendendo in prestito il titolo del film del ’54 con Totò, Giovanni Martines Augusti,

Ieri sera nel corso di "Maurizio Costanzo Show digitale terrestre" si è parlato di "miseria e nobiltà". Prendendo in prestito il titolo del film del ’54 con Totò, Giovanni Martines Augusti, conte di Senigallia e scrittore, Peppe Lanzetta, autore e scrittore, Natalia Strozzi, principessa ed ex ballerina, Carlo Lambertucci, ex parrucchiere, e Raffaello Tonon hanno messo a confronto nobiltà d’animo e semplice titolo nobiliare. «Essere nobili vuol dire fare le cose al meglio, anche se si tratta di attaccare un bottone» ha detto il conte Augusti. A questo proposito Natalia Strozzi ha fornito la sua esperienza: «A 13 anni ho lasciato la famiglia per andare in Russia a studiare danza» ha raccontato, «dormivo per terra, non avevo un bagno e per lavarmi dovevo far bollire l’acqua. Eppure sono andata avanti: il desiderio di riuscire era troppo grande». Carlo Lambertucci, nato e cresciuto in una famiglia di operai, ha imparato a leggere e a scrivere quando aveva vent’anni: «È così che mi sono nobilitato» ha detto.
Data recensione: 09/03/2006
Testata Giornalistica: Libero
Autore: ––