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“L’ora di Austerlitz” è un tempo, il tempo luminoso di Lelio Lagorio, figura storica della Toscana contemporanea, dalla lunga e prestigiosa carriera nelle istituzioni che lo ha

Un pregevole saggio, “L’ora di Austerlitz” di Lelio Lagorio. personaggio fiorentino dalla lunga e prestigiosa carriera nelle istituzioni locali, nazionali ed europee, rievoca gli anni della rivalutazione delle Forze Armate e la svolta che mutò l’Italia

“L’ora di Austerlitz” è un tempo, il tempo luminoso di Lelio Lagorio, figura storica della Toscana contemporanea, dalla lunga e prestigiosa carriera nelle istituzioni che lo ha visto Sindaco di Firenze, Presidente della Regione, Ministro della Repubblica per la Difesa e Turismo Sport e Spettacolo, presidente del Consiglio dei ministri NATO, parlamentare europeo e vicepresidente del gruppo dei socialisti europei, oggi saggista e scrittore di successo.
Presentato a Palazzo Salviati, sede del CASD e alla Biblioteca del Senato a Roma, da autorevoli personalità della difesa e della politica, ma in primis nella sua amata Firenze al Circolo Unificato dell’Esercito, “L’ora di Austerlitz. 1980: la svolta che mutò l’Italia” è il nuovo saggio autobiografico di Lelio Lagorio. Il volume raccoglie i ricordi, correlati da un’ampia documentazione anche fotografica, sugli anni del suo Ministero alla Difesa.
Sono stati gli anni della rivalutazione delle forze armate italiane, della loro funzione ed efficienza, attraverso di esse l’Italia ha potuto potenziare la propria politica estera e raggiungere quel prestigio internazionale che le ha permesso di sedere al tavolo dei grandi. La Toscana ha molte e gloriose tradizioni, fra tutte le Forze Armate: marina, esercito e aviazione, dall’Accademia Navale di Livorno con la sua grande tradizione marinara, ai Lupi di Toscana, alla Scuola di Guerra Aerea e, non ultimi, ai paracadutisti della Folgore. La Folgore - è bene ricordarlo - è stata fra i protagonisti di quella spedizione in Libano, meritoria anche del non facile plauso britannico, che ha ridato all’Italia un profilo di autorevole potenza regionale, come ben cita Enzo Bettiza nella sua prefazione al libro. Bettiza sottolinea anche come Lagorio racconti, con il tocco di amichevole ironia fra toscani, che il Presidente del Consiglio Spadolini era stato fra i primi a cogliere il senso di quella prova di straordinaria maturità internazionale. Così rammenta Lagorio: “Quando il ministro presentò a Palazzo Chigi il piano militare per il Libano, illustrandone le positive implicazioni politiche e mediatiche, lo storico più che politico Spadolini balzò in piedi gridando il suo entusiasmo ‘ma questa è una nuova Crimea! noi siamo il Piemonte alla svolta del Risorgimento. Io sono Cavour, tu sei Lamarmora!’”.
Un testo dove Lagorio si conferma non solo pregevolissimo saggista, ma scrittore di vena arguta e attenta al particolare come acutamente ha rilevato il Generale Fabio Mini, nel suo intervento al Circolo Unificato dell’Esercito a Firenze, rimarcando la stessa caratteristica che si trova negli scritti del Granduca Leopoldo e concludendo poi: “un bel libro sullo spaccato degli anni ’80, visto da un grande uomo”.
Data recensione: 02/03/2006
Testata Giornalistica: Toscana Qui
Autore: Laura Lodigiani