chiudi

Da parecchi decenni riempie di dolcezza le feste dei vip. Specializzato in torte di matrimonio e compleanni, il settantaduenne Silvano Orlandi detto “Ciccio Pasticcio” ha reso la pasticceria una vera e propria arte fatta di gusti, colori e fantasia. Richiestissimo dalle teste coronate di mezza Europa, ma anche da attori, soubrette e calciatori e insignito di numerosissimi premi per la sua brillante carriera, Orlandi ha finalmente realizzato la sua grande ambizione: quella di pubblicare il libro Mastro Pasticcio. Una vita di dolcezza. Il volume racconta la sua storia fin dagli inizi, con una galleria di interessanti foto di feste ed eventi mondani di cui le sue torte sono state protagoniste. Inoltre, propone una serie di ricette davvero preziose, soprattutto in questo periodo natalizio. Tutto riportato e arricchito anche nei siti www.pasticcio.com, www.leonardolibri.com e ww.cioccolatomania.com.
Com’è iniziata la tua carriera di chef dei vip?
La Rai mi chiamò quarant’anni fa per partecipare a un programma di Gabriele Lavia e Marco Zavattini. Da lì iniziò il mio rapporto di lavoro con tanti personaggi importanti. Negli anni ho fatto gustare le mie torte a politici come Fanfani e Spadolini, a principesse come Bianca e Mafalda d’Aosta, per le quali ho preparato anche le torte di matrimonio. Poi ho fatto anche quelle per le nozze di Barbara Bouchet, Cristina Parodi, Roberto Baggio e per i compleanni di Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Raoul Bova, Gabriel Garko e altri.
Raccontaci della torta che hai fatto per Garko.
Lui aveva diciotto anni e il mio era il dolce preparato per festeggiare la sua vittoria al concorso “Il più bello d’Italia” a Loano. Sembrò quasi che io sapessi prima che avrebbe vinto, perché, per coincidenza, l’immagine che avevo messo sopra la torta era quella di un ragazzo bellissimo che somigliava tanto a lui!
È vero che hai partecipato anche a La prova del Cuoco?
Sì, e anche a UnoMattina. E il mio libro è stato presentato di recente in una rubrica del Tg5. Ovunque vada, porto sempre con me le mie rose di marzapane. Con quelle firmo tutte le mie torte. Pensa che sono buone da mangiare per cinque, sei giorni, poi si seccano e diventano come un gesso. Piacquero molto al Principe Alberto di Monaco quando, quindici anni fa, gliele feci assaggiare al Casinò di Montecarlo. Da allora tutti gli anni mi manda gli auguri di Natale.
Qual è il vip più goloso in assoluto?
Non faccio nomi, ma vi assicuro che ho visto gente raschiare il piatto. Piuttosto molti vip sono parecchio avari e spesso hanno preteso, ma senza riuscirci, perché non ho bisogno di pubblicità, che preparassi loro delle torte gratis. Poi c’è stato anche un calciatore famoso di serie A a cui feci una torta di matrimonio. Avevamo fissato una cifra e il giorno della cerimonia lui mi consegnò una busta bianca. Io l’aprii nel bagno con molta discrezione e a sorpresa ci trovai la metà della cifra pattuita. Andai a cercarlo a Coverciano mentre si allenava per lamentarmi. Lui mi fece un sacco di scuse, ma quei soldi non li ho più avuti.
Qualche altro aneddoto?
Al matrimonio della principessa Bianca d’Aosta successe qualcosa di divertente. Ricordo che mi presentarono Carolina di Monaco e quasi svenni dall’emozione. Per l’occasione preparai una torta di fragole e una di more e i dolci alla frutta, si sa, sono difficilissimi da tagliare. Così mi apprestai a farlo io. Ma il maître mi riprese: «Come, lei taglia senza guanti?». «Proprio così», gli risposi. «La mia delicatezza e la mia esperienza mi consentono di compiere questa operazione senza i guanti». Alla fine tutti mi elogiarono.
Hai mai ricevuto qualche critica?
No, però una volta ero al Bandiera Gialla e avevo fatto una torta per Carlo Conti. Qualcuno dei presenti non credeva fosse vera per quanto era bella. Nonostante io glielo vessi assicurato, a un certo punto uno di loro ci infilò un dito dentro per accertare che stavo dicendo la verità. Io, che sono molto geloso delle mie torte, mi arrabbiai e gliene dissi di tutti i colori.
Qual è il segreto per fare una torta perfetta?
Io sono molto all’antica e il mio motto è: zucchero, latte, uova, burro e farina. È la stessa ricetta che ho tramandato ai miei figli Marco e Stefano, che sono diventati molto più bravi di me!
Data recensione: 28/12/2011
Testata Giornalistica: Eva 3000
Autore: Susanna Marinelli