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La magia della quotidianità, delle figure e dei luoghi della memoria con il contrappunto di una rassegnazione serena ma dolorosa all’inquietudine: è il nucleo di Amaranto

La magia della quotidianità, delle figure e dei luoghi della memoria con il contrappunto di una rassegnazione serena ma dolorosa all’inquietudine: è il nucleo di Amaranto, il nuovo libro di poesie di Anna Cavalera (nata a Maglie, Lecce, nel 1939, risiede a Firenze), che segue Il colore è nell’aria (1995) e Porto antico (2000). Poesie brevi e versi corti, dal timbro leggero ma puntualmente ritmico, in forma di quadretti accattivanti, che aprono però negli ultimi due versi al mistero, all’incertezza, all’incredulità, alla speranza.
I temi sono attinenti a una quotidianità riflessiva, non esaltante, necessaria e semplice. Si sciolgono quindi le sensazioni, le percezioni, le evocazioni e le riflessioni su immagini, ombre, attimi, luoghi, figure e bagliori (titoli delle diverse sezioni), con la consapevolezza di allinearsi al gusto minimalista di molta poesia italiana di oggi, ma anche di recuperare una certa misteriosità di ascendenza ermetica.
Data recensione: 26/02/2006
Testata Giornalistica: Il Corriere della Sera
Autore: Ottavio Rossani