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I musei fiorentini, dagli Uffizi all’Accademia, così come il Bardini, lo Stibbert, lo Horne e tanti altri, considerati musei minori benché stracolmi di capolavori, nascono da un’identica passione per il collezionismo. Aprirono la

I musei fiorentini, dagli Uffizi all’Accademia, così come il Bardini, lo Stibbert, lo Horne e tanti altri, considerati musei minori benché stracolmi di capolavori, nascono da un’identica passione per il collezionismo. Aprirono la strada prima i Medici e i Lorena, poi, a cavallo tra Ottocento e Novecento dopo l’unità d’Italia, antiquari avventurosi e proprietari facoltosi nelle loro prestigiose dimore, e raffinati inglesi che scelsero di vivere a Firenze. Quest’ultima fu un’epoca d’oro dove i collezionisti mossi dall’ideale di bellezza rappresentato dal ricco patrimonio d’arte fiorentino, contribuirono a radicare in Europa e oltre Atlantico i miti del Rinascimento, del paesaggio delle colline e della tradizione dell’artigianato artistico. L’omaggio a quel periodo viene ideato dal progetto Piccoli Grandi Musei partendo dalla mostra: Le stanze dei Tesori, dal 3 ottobre 2011 al 15 aprile 2012 a cura di Lucia Mannini con il coordinamento scientifico di Carlo Sisi a Palazzo Medici Riccardi, che accoglie le meraviglie dei collezionisti nei musei di Firenze e preannuncia il percorso espositivo che si snoda tra i vari musei nati da quelle raccolte. Mobili e arredi, sculture, preziosi dipinti dai Primitivi – dal museo Bandini proviene una bellissima Madonna di Agnolo Gaddi, dallo Stibbert armature e mobili neogotici, dalle collezioni Loeser e Carnielo bronzi, arredi rinascimentali e marmi raffinati – al primo Novecento – i macchiaoli Fattori, Lega, Borrani, Abbati, dipinti e sculture di De Chirico, un bronzetto di Libero Andreotti – che ricreano le atmosfere così eclettiche e ricercate delle prestigiose dimore. Nei musei ‘minori’ veri e propri si ritrovano iniziative specifiche: allo Stibbert è allestita una mostra internazionale delle celebri maioliche fiorentine Ginori e Cantagalli, al Bardini viene riaperto il Salone dei Dipinti con il crocifisso appena restaurato di Bernardo Daddi, al museo Horne si trova una raccolta di disegni da Raffaello a Constable, mentre al Museo della Casa Fiorentina Antica a Palazzo Davanzati le foto di Elia Volpi documentano gli arredi originali prima che fossero messi all’asta a New York. L’iniziativa è promossa e organizzata dall’Ente Cassa di Risparmio con il Polo Museale Fiorentino, Provincia, Comune e Regione Toscana, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il Pass dei Tesori può essere acquistato nei vari musei e punti di informazione turistica e consentirà di effettuare un viaggio affascinante nello spazio e nel tempo, www.stanzedeitesori.it
Data recensione: 05/11/2011
Testata Giornalistica: Nuovo Corriere
Autore: Ines Romitti