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Per anni è stato definito il pasticcere dei vip e in effetti Pasticcio, al secolo Silvano Orlandi, ha attraversato un significativo pezzo di vita mondana italiana, preparando torte giganti per tanti personaggi dello spettacolo, dello sport, della politica

Per anni è stato definito il pasticcere dei vip e in effetti Pasticcio, al secolo Silvano Orlandi, ha attraversato un significativo pezzo di vita mondana italiana, preparando torte giganti per tanti personaggi dello spettacolo, dello sport, della politica...
Con il suo fare entusiasta ha addolcito eventi, trasmissioni televisive, concorsi, compleanni e matrimoni, in una carriera che proprio di recente ha toccato i 50 anni. Inevitabile quindi una celebrazione in “stile Pasticcio”, con la pubblicazione di un libro-biografia commemorativo, presentato a Palazzo Vecchio in Firenze, con grande festa annessa, presso la fattoria di Castiglionchio, nel Comune di Rignano.
“Mastro Pasticcio – Una vita di dolcezze” è il titolo del volume curato da Pierfrancesco Listri, per Edizioni Polistampa, in cui si ripercorrono tutte le tappe della carriera di Orlandi, dall’infanzia nel Casentino, quando diventa garzone di un fornaio a 11 anni, poi apprendista in una pasticceria fiorentina e pasticcere presso prestigiosi alberghi. Nel 1964 si mette in proprio insieme alla moglie Carla, aprendo nella sua Pratovecchio ed iniziando la scalata alla notorietà. Sino ad approdare nel 2000 a Roma, con una pasticceria propria al Gianicolo. Oggi i coniugi si sono ritirati a Ferrano, non lontano da Firenze, lasciando ai figli l’onore di portare avanti il celebre nome: Alessandro è direttore d’azienda, Marco lavora presso una pasticceria rinomata e Stefano gestisce il locale di Roma.
Pagina dopo Pagina, Pasticcio non dimentica di esaltare la pasticceria artigianale nel vero senso della parola, dando voce anche ai suoi tanti estimatori, più o meno noti. E insieme a varie altre personalità, egli ha voluto pubblicare il nostro contributo, in onore dei tanti anni di collaborazione. Abbiamo infatti iniziato a pubblicare i suoi lavori dal 1985, testimoniando, anno dopo anno, i suoi successi mondani. Perché fra i tanti pregi, a Pasticcio bisogna riconoscere il senso del rispetto e la vivacità di carattere che gli hanno permesso di dare grande visibilità mediatica non solo se stesso ma alla pasticcerai artigianale tutta, vestendo sempre l’impeccabile divisa bianca.
Celebri e molto amate le sue rose in marzapane, spesso realizzate in diretta durante le feste o i programmi televisivi. Fra i numerosi sedotti da questi delicati e golosi fiori, Gina Lollobrigida, Maurizio Costanzo, Amintore Fanfani, Alberto di Monaco, Sofia Loren, Giovanni Spadolini, Pippo Baudo...
Pasticcio, quali sono gli eventi che ricorda con più piacere?
Ogni evento ha una sua storia. Da diciotto anni faccio Miss Italia e Miss Italia nel mondo, epoi ci sono i matrimoni reali, per non parlare di quella volta a Villa Panfili dove ho presentato una torta con il disegno di una farmaco di una famosa casa di medicinali: avevo davanti 500 medici che vollero tutti i dettagli tecnici sulla ricetta. Emozionante anche la realizzazione dell’istrice in cioccolato per decorare una torta di 6x3 m per la contrada omonima del palio di Siena, trasportata in otto persone: facemmo 300 m in mezzo ad oltre 5000 persone, ricevendo più elogi del fantino!
Qual è stata la scintilla che l’ha reso così ambito fra i vip?
La mia astuzia è quella di realizzare torte molto scenografiche, disposte su eleganti cornici per fare ancora più effetto. E poi non ho mai fatto torte gratis, perché ho troppo rispetto per il mio mestiere. E poi con Pasticcio la notorietà è assicurata e quindi molti si fanno fare le foto vicino a me, così sono sicuri di finire sui giornali!
E con l’entusiasmo e l’umiltà immutate, Pasticcio si congeda da noi, confidandoci con grande orgoglio: “Ho in archivio tutte le foto delle torte elaborate, accanto a tutti i numeri di “Pasticceria Internazionale”, di cui sono abbonato da sempre!”.
Data recensione: 01/04/2011
Testata Giornalistica: Pasticceria internazionale
Autore: ––