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Il fondo (e quindi il volume curato da Maria Sframeli) è suddiviso in nove sezioni: I. Carteggio; II. Artisti; III. Topografico; IV. Mostre; V. Materiale da studio; VI. Spogli da archivio

Il fondo (e quindi il volume curato da Maria Sframeli) è suddiviso in nove sezioni: I. Carteggio; II. Artisti; III. Topografico; IV. Mostre; V. Materiale da studio; VI. Spogli da archivio; VII. Documentazione varia; VIII. Guerra; IX. Fotografie. Il «Carteggio» tra Poggi e i suoi corrispondenti si sviluppa più o meno costantemente lungo tutto l’arco della sua vita. Attraverso migliaia di lettere si ritrovano e si ricostruiscono i suoi contatti di studente, poi di funzionario e poi di Soprintendente alle Belle Arti, si documentano i suoi rapporti con gli storici dell’arte di tutto il mondo, ma anche quelli con tantissimi uomini politici, con accademici, antiquari, con editori, non ultimi gli artisti che si rivolgevano a lui riconoscendogli la capacità critica di conoscitore contemporaneo. La sezione «Artisti» comprende una documentazione piuttosto varia relativa a maestri antichi e contemporanei (tra i quali Galileo Chini): nei fascicoli sono raccolti spogli d’archivio, riferimenti bibliografici, ritagli di giornale, foto, lettere, minute. Molto vario è anche il «Materiale di studio»: dagli argomenti storico-artistici a quelli più specificamente storici; dagli studi a carattere letterario a a quelli relativi alla poesia e alla poetica di determinati periodi storici. Moltissimo è anche il materiale manoscritto inviato a Poggi da altri studiosi come Paolo Fontana, Carlo Odoardo Tosi, Herbert Percy Horne, Henrich Brockhaus.
La notevole quantità di materiale iconografico, valutabile in alcune migliaia di foto e la varietà stessa delle immagini hanno reso necessario, in fase di ordinamento, suddividere il materiale in 5 sottoserie: topografico, arazzi, arti minori, artisti, iconografia, scultura, album fotografici. Insomma si tratta di una vero e proprio tesoro che arricchisce e integra l’Archivio delle Gallerie fiorentine, unico esempio italiano di memoria storica e documentaria relativa a un polo museale che dalla seconda metà del XVIII si è via via ampliato, fornendo materiale su cui approfondire la storia dei musei fiorentini e delle relative collezioni.
Data recensione: 13/03/2011
Testata Giornalistica: Giornale della Toscana
Autore: Marco Ferri