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Perché l’antefatto dell’evento vive una sacralità rituale, precede la gioia, anticipa i movimenti di una storia che si ripete, ma che è sempre diversa dalle altre.

Perché l’antefatto dell’evento vive una sacralità rituale, precede la gioia, anticipa i movimenti di una storia che si ripete, ma che è sempre diversa dalle altre. Perché l’emozione di una festa corre dentro la grande anima di un personaggio suo malgrado. Pasticcio, al secolo Silvano Orlandi, ha una capacità innata: quella di render propria l’emozione del festeggiato, ancor prima di realizzare la sua testimonianza – la torta – con l’affetto di un uomo genuino, semplice, generoso, in una parola straordinario. Come il libro che si è voluto regalare – «Mastro Pasticcio – Una vita di dolcezze» (Edizioni Polistampa) – una sorta di enciclopedia dell’arte pasticciera italiana, «scolpita» sula crema attraverso decine di torte simbolo della vita pubblica del nostro Paese e del jet set internazionale. Un’autobiografia piena di ricordi e di tributi che le persone entrate in contatto con Silvano Orlandi hanno voluto rendergli. E non c’è retorica né vanagloria, altrimenti la storia di Pasticcio non sarebbe durata così a lungo. Più o meno quanto Miss Italia, che lo ha eletto a pasticciere ufficiale del Concorso.
Data recensione: 14/06/2010
Testata Giornalistica: Il Tempo
Autore: ––