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Risale agli anni settanta la prima organica ricognizione del patrimonio artistico lasciato a Pistoia da Niccolò Puccini, singolare figura di committente e promotore della cultura romantica

Risale agli anni settanta la prima organica ricognizione del patrimonio artistico lasciato a Pistoia da Niccolò Puccini, singolare figura di committente e promotore della cultura romantica. Gli approfondimenti svolti su quell’eredità dettero allora due importanti risultati: il più evidente fu la ricomposizione, nelle sale del Museo Civico, d’una cospicua selezione di opere appartenute a Niccolò e allo zio Tommaso; l’altro ebbe riflessi sulla successiva riconsiderazione degli itinerari ottocenteschi della città, quasi tutti collegati alla straordinaria officina del giardino di Scornio. Il libro raccoglie una serie di saggi che approfondiscono le diverse componenti della cultura di Niccolò Puccini, identificando nel giardino il fulcro di un’esperienza intellettuale e di una militanza compiutamente integrata nel panorama dell’Italia risorgimentale. Politica e passioni letterarie, viaggi e scelte figurative, filantropia e inclinazioni pedagogiche si possono tuttora leggere nello scenario naturale e nei monumenti del parco di cui il volume riporta magnifiche foto scattate nelle diverse stagioni.
Data recensione: 01/05/2011
Testata Giornalistica: Il Floricultore
Autore: Ester M.R. Nunziata