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È stato presentato nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale di Pistoia (piazza Duomo) il volume “Sigfrido Bartolini. Fra luoghi e tempo: la parola e l’immagine”.

È stato presentato nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale di Pistoia (piazza Duomo) il volume “Sigfrido Bartolini. Fra luoghi e tempo: la parola e l’immagine”. Hanno presentato il volume lo storico Franco Cardini e il critico d’arte Elena Pontiggia. L’opera, realizzata con il contributo della banca di Pistoia, rappresenta una vera e propria ricognizione storico-critica sulla figura dell’artista pistoiese scomparso nell’aprile del 2007, e riporta brani del suo diario finora inedito che ne documenta la vitae e il pensiero, assieme a fotografie e immagini a colori delle sue opere. Sette testi critici, preceduti da un ampio saggio introduttivo di Franco Cardini, raccontano il Bartolini scrittore, pittore e polemista, facendo anche emergere i tratti meno conosciuti della sua personalità e della sua ispirazione poetica.
Claudio Rosati con il saggio “Il costruttore di paesaggi” sottolinea quella cifra del pittore che lo ha reso celebre in Italia e all’estero, privilegiando il sostrato culturale di un artista che, nella sua opera, ha rappresentato un paesaggio popolato dalle sue “monumentali case” abbandonate, protagoniste di una pittura fatta di alti silenzi e di attese metafisiche, emblema stesso di una concezione costruttiva dell’arte e del mondo. Marino Biondi con “Appunti per un ritratto di Sigfrido Bartolini pittore” propone un’analisi ampia, puntuale e ricca di novità rispetto alla conoscenza finora avuta del Bartoli uomo di lettere, facendo emergere il suo particolare interesse, e per la qualità e lo stile della scrittura, e per il Bartolini “diarista” auspicando in un prossimo futuro la pubblicazione di questi diari. Simonetta Bartolini in “Una disperata felicità” segue il filo rosso del “Diario inedito” (1954-2007) intorno al quale costruisce un itinerario alla scoperta di un Sigfrido Bartolini poco conosciuto. Giovanni Capecchi con “Tra le cortine di buon lino della provincia” ricostruisce l’attività di Bartolini studioso, interessato a valorizzare l’attività di celebri artisti (Carrà, Sironi, Soffici, ecc.) ma anche quella di artisti del milieu pistoiese del secolo scorso che, se ebbero poca fortuna di fama, non difettarono in valore. In “Una scuola tranquilla e invidiabile” Siliano Simoncini ricostruisce la biografia dell’artista insegnante tradizional-anticonformista all’Istituto d’arte di Pistoia. Aurelio Pezzola con “La drammaturgia in Sigfrido Bartolini” ne rievoca il magistero mostrando quanto dalle “case” di Bartolini egli abbia tratto ispirazione per le sue attività di architetto. Infine la direttrice del Museo civico di Pistoia, Elena Testaferrata con “Caratteri e destino di una casa d’artista (e non solo) a Pistoia” guida il lettore in una visita assolutamente particolare nella casa di Bartolini, sottolineando la ricchezza, archivistica e di materiali di studio, di una dimora d’artista che ha il progetto di diventare fondazione. A illustrare quest’ultima parte le bellissime fotografie di Grazia Sgrilli che compongono un album di “casa Bartolini” suggestivo e fascinoso. Chiude il volume la nutrita sezione degli apparati critici e la vasta bibliografia.
Sigfrido Bartolini (Pistoia, 21 gennaio 1932-24 aprile2007) è stato pittore, incisore e scrittore, insigne collaboratore e critico dei quotidiani “L’Indipendente”, “Il Giornale”, “Libero” e del settimanale rotocalco “Il Borghese”, diretto da Mario tedeschi. Di lui sono rimaste memorabili due grandi mostre antologiche nel 2000 al palazzo della triennale di Milano e nel 2008 ad Acqui Terme, città termale piemontese sede anche di “Acqui Storia” e di “AcquiAmbiente”. È considerato uno dei maggiori incisori del Novecento (il suo corpo incisorio raggiunge i 1300 fogli) ha praticato intensamente tutte le tecniche incisorie acquistando notorietà internazionale con il suo celebre”Pinocchio” (edizione del centenario voluta dalla Fondazione Naz. C.Collodi) illustrata con 309 xilografie in nero e a colori, frutto di ben 12 anni di lavoro. Ne è discesa una fortunata mostra allestita dalla Fondazione C. Collodi che ha fatto e continua a fare il giro del mondo.
Scrittore, critico e polemista di grande ascolto, non di rado graffiante (basta ricordare il volume “La Grande Impostura-Fasti e misfatti dell’arte moderna e contemporanea”, Polistampa, 2002) Bartolini è autore di fondamentali monografie sulle sulle incisioni di Soffici, Sironi, Rosai, Boldini e Lega.
Infaticabile sperimentatore di tecniche, ha illustrato decine di volumi tra i quali opere di A.Vieira, A.Savinio, P.Petrocchi, A.Cattabiani, O.Nemi, Beatrice di Pian degli Ontani, nonché in occasione del Giubileo 2000, il Vangelo, illustrato con 100 acquarelli che, assieme a un consistente numero di fogli di grafica, fanno parte del Fondo Bartolini al Gabinetto Disegni e Stampe della Biblioteca Apostolica Vaticana. Sue opere si trovano al museo “Albertina” di Vienna, al Gabinetto Disegni e Stampe e alla “Raccolta degli Autoritratti d’artista” degli Uffizi a Firenze. La sua ultima opera risale al 2005, le “14 Vetrate Moderne, in tessere vetrarie legate a piombo”, per la Chiesa dell’Immacolata di Pistoia (mt. 3,50 x 70).
Data recensione: 22/01/2011
Testata Giornalistica: Avanti!
Autore: Alberto Sburlati