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Donne in vista. Sulla tela, in foto, sullo schermo. Che si guardano e ci guardano. Statiche,ieratiche, coreografiche, in posa e non, delicate e vispe.sono la galleria di “Artiste capricciose e destrissimo ingegno”

Donne in vista. Sulla tela, in foto, sullo schermo. Che si guardano e ci guardano. Statiche, ieratiche, coreografiche, in posa e non, delicate e vispe.sono la galleria di “Artiste capricciose e destrissimo ingegno” che compongono un nuovo capitolo dei “Mai visti”, opere che escono per la prima volta da quel giacimento di tesori che sono i depositi degli Uffizi. La “sezione femminile” della grande Collezione di autoritratti, spunta fuori inquieta. Le “Autoritratte”, questo il titolo dell’esposizione curata da Giovanna Giusti, stanno in mostra nella Sala delle Reali Poste fino al 30 gennaio. Attraverso la selezione di un centinaio di pezzi si articola così una miscellaneadi tipologie  che mettono in risalto tanto la celebrità delle protagoniste quanto il loro “indotto”, la moda l’eccentricità, il mistero, la singolarità dei costumie naturalmente l’orientamento artistico e i mutamenti stilistici. Il percorso mette in dialogo 60 artiste “storiche” con 20 protagoniste della scena contemporanea da poco acquisite. Come Vanessa Beecroft, Niki De Saint Phalle, Patti Smith, Francesca Woodman, Giosetta Fioroni. O per la prima volta il video con le immagini di “Myself” di Antonella Bussanich (viareggina, classe 1963). Con le antesignane Marietta detta la Tintoretta, Rosalba Carrieri, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, le incipriate dame del Settecentesco, fino alle inquietealterazioni della “identità contemporanea”. Catalogo Polistampa.
Data recensione: 30/12/2010
Testata Giornalistica: Il Manifesto
Autore: ––