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Se lo scorso anno furono le «copie» della collezione Gioviana realizzate da Cristofano Dell’Altissimo a caratterizzare l’edizione 2009/2010 de «I mai visti» degli Uffizi

Se lo scorso anno furono le «copie» della collezione Gioviana realizzate da Cristofano Dell’Altissimo a caratterizzare l’edizione 2009/2010 de «I mai visti» degli Uffizi,stavolta tocca alle donne-artista a svolgere il ruolo di protagoniste della tradizionale mostra di fine anno. L’appuntamento è, come sempre, nel salone delle Reali Poste, nel Loggiato degli Uffizi. L’inaugurazione è fissata per giovedì 16 dicembre, per poi proseguire fino al 30gennaio 2011. Il titolo della mostra, voluta ancora una volta una volta dall’associazione Amici degli Uffizi che questa volta si sono affidati a Mondo Mostre, è tutto un programma: «Autoritratte. Artiste di “...capriccioso e destrissimo ingegno...”. Ritratte degli Uffizi». In pratica saranno messe in mostra opere di artiste custodite agli Uffizi (anche altrove) per dimostrare che durante i secoli, a occuparsi d’arte, non erano solo gli uomini ma anche il gentil sesso. Non a caso, infatti, l’espressione  «capriccioso e destrissimo ingegno» Giorgio Vasari l’attribuì a un’artista, la bolognese Properzia de’ Rossi, di cui nelle Vite lo stesso Vasari scrisse:  «E perciò ch’era di capriccioso e destrissimo ingegno, si mise ad intagliar noccioli di pesche, i quali sí bene e con tanta pazienza lavorò, che fu cosa singulare e maravigliosa li vederli, non solamente per la sottilità del lavoro, ma per la sveltezza delle figurine che in quegli faceva e per la delicatissima maniera del compartirle. E certamente era un miracolo veder in su un nocciolo così piccolo tutta la Passione di Cristo, fatta con bellissimo intaglio, con una infinità di persone, oltra i crucifissori e gli Apostoli». Nella mostra curata da Simone Todorow, chiaramente, non ci saranno solo opere delle de’ Rossi, ma anche di tante altre, in considerazione del fatto, per esempio,che solo nel Rinascimento italiano furono almeno una trentina le artiste attive, mentre nei secoli successivi ricordiamo, tra le altre, Artemisia Gentileschi, Rosalba Carriera, Elisabeth-Louise Vigee-Lebrun. 
Data recensione: 28/11/2010
Testata Giornalistica: Giornale della Toscana
Autore: Marco Ferri