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Natalia «appartiene all’arte», ebbe a dire Gregory Peck, ed era giusto che andasse e partisse per la Russia e diventasse poi quell’eccezionale ballerina che tutti hanno potuto ammirare. A 19 anni però è il momento di una grande scelta, che si è rivelata poi essere conclusiva per questa esperienza nel mondo della danza: «... potevo scegliere se completare gli studi e prendere la maturità rientrando in Italia o continuare con la danza e debuttare in Giselle. Preferii tornare a Firenze con la sicurezza che sarei tornata in Russia. Mese dopo mese la decisione veniva rimandata e così non sono più tornata. Non c’è stato un vero motivo per cui ho lasciato, il tempo è passato ed ho preso altre strade...».
Allieva di Nureyev nonché prima ballerina del Kirov di San Pietroburgo ha incontrato nella sua luminosissima carriera personaggi famosi (oltre al già citato Gregory Peck, Alberto Sordi, Andrea Bocelli e molti altri ancora) che l’hanno accompagnata lungo i giovani e intensi anni della permanenza in Russia e le hanno lasciato quei meravigliosi ricordi che poi ha recentemente pubblicato nel suo libro Facile da ricordare in cui si ritrovano le storie del sogno, della gloria e delle difficoltà di quella parte della danza che va oltre l’arte, che è molto dura, richiede grande rispetto ed in tutto e per tutto è impitoyable.
Data recensione: 01/09/2010
Testata Giornalistica: Lifestyle Magazine
Autore: ––