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Per un secolo, una famiglia influenzò il Rinascimento fiorentino perché fu alla loro scuola che si formarono decine e decine di artisti - fra cui Michelangelo e Granacci - diffondendo, in Italia e in Europa, la fama di illustratori di Firenze e della sua

Per un secolo, una famiglia influenzò il Rinascimento fiorentino perché fu alla loro scuola che si formarono decine e decine di artisti - fra cui Michelangelo e Granacci - diffondendo, in Italia e in Europa, la fama di illustratori di Firenze e della sua civitas. Mi riferisco ai Ghirlandaio, rarissimo esempio di lavoro in equipe qualitativamente molto produttivo, strutturato con concetti avveniristici dove, alle eccellenze artistiche, si affiancarono bravi pittori e ancora familiari con spiccate capacità gestionali d’impresa:
- il capostipite Domenico (Firenze, 1449 - Firenze, 11 gennaio 1494)
- i fratelli David (Firenze, 1452-1525) e Benedetto (Firenze, 1458 - 17 luglio 1497)
- il fratellastro Giovambattista
- il cognato Bastiano Mainardi (San Gimignano, 1460 - Firenze, 1513
- il figlio Ridolfo (1483-1561).
Non tutti sanno che Bigordi era il cognome di Domenico Ghirlandaio destinato, insieme ai familiari, ad essere identificato con il soprannome “Ghirlandajo” del padre Tommaso di Currado (gioielliere noto per l’abilità nel fare ghirlande in quella che oggi è via dell’Ariento, cioè via "dell’Argento" dal nome dei numerosi orefici) e dalla natia Scandicci la famiglia si trasferì nell’allora capitale mondiale dell’arte.
Il Comune di Scandicci, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze con la Soprintendenza per il Polo Museale della città di Firenze e la Galleria degli Uffizi si sono uniti in un progetto al quale partecipano anche i comuni della Piana fiorentina e, per la prima volta, una mostra viene dedicata alla Famiglia dei Ghirlandaio nei luogi dove vissero e operarono, allontanandosi raramente, e dove hanno lansciando così tanti capolavori da farne un museo diffuso.
Ghirlandaio. Una famiglia di pittori del Rinascimento tra Firenze e Scandicci si inaugura nel pomeriggio al Castello dell’Acciaiolo a Scandicci con un percorso in tre sale, curato dalla storica dell’arte Annamaria Bernacchioni, che inizia con Domenico (I Santi Jacopo Stefano e Pietro), Ridolfo (Madonna col figlio e santi dal Cenacolo di Fuligno), Benedetto (Santa Lucia e donator della Basilica di Santa Maria Novella) e David (Crocefissione con Vergine e santi del Cenacolo di San Salvi) e altre 12 opere prestate dai musei fiorentini oltre alla Madonna col figlio di Ridolfo proveniente dalla Pieve di Giogoli.
Da qui si sviluppano due diversi itinerari: quello di Firenze comprende gli affreschi nella Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio, la Cappella Sassetti e la Cappella Tornabuoni (rispettivamente nelle chiese di S. Trinita e S. Maria Novella), l’Adorazione dei Magi al Museo degli Innocenti. Molti altri capolavori si trovano agli Uffizi, Accademia, Galleria Palatina e nei cenacoli di Ognissanti e S. Marco (visite da non perdere anche se non previste in questo specifico programma).
L’altro itinerario porterà il visitatore alla scoperta delle testimonianze artistiche lasciate dai Ghirlandaio nel nord-ovest di Firenze: nelle case di loro proprietà a San Martino e Colleramole, nella millenaria Badia di Settimo, nella Chiesa di S. Andrea a Campi Bisenzio, nel Museo d’arte sacra di S. Donnino e S. Martino a Gangalandi.
Segnalo la Carta Ghirlandaio il biglietto unico per l’ingresso a tutte le sedi coinvolte oltre a speciali agevolazioni (in particolare quella dell’Ente Cassa di Risparmio della domenica) dal momento dellacquisto fino al termine della manifestazione.
Grazie a una cartina predisposta dall’Atp, sarà facile muoversi in un percorso fra tavole, pale e affreschi in musei grandi e piccoli, palazzi e chiese, ville e abbazie. Opere per lo più a tema religioso, Madonne con Bambino, natività, annunciazioni, ma anche ritratti e figure che documentano la Firenze dell’epoca. E ancora Mosciano, Giogoli, S. Martino alla Palma, S. Colombano per un viaggio tra visite guidate, iniziative, incontri per famiglie, concorsi per le scuole, laboratori didattici, un premio per studenti e artigiani e non mancheranno i prodotti tipici in ristoranti, negozi e aziende convenzionate. Edito da Polistampa il catalogo dell’evento, ma in dimensioni ottimali per essere di supporto durante le visite.
Data recensione: 20/11/2010
Testata Giornalistica: Arte e Arti
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