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FIRENZE aise - Il numero 13 è considerato nefasto in molti paesi, tanto da essere bandito dagli alberghi o dalle compagnie aeree. Perché? Secondo alcuni a causa dell’ultima cena, quando Gesù fu tradito. Ma andando in profondità, tra matematica e religio

FIRENZE aise - Il numero 13 è considerato nefasto in molti paesi, tanto da essere bandito dagli alberghi o dalle compagnie aeree. Perché? Secondo alcuni a causa dell’ultima cena, quando Gesù fu tradito. Ma andando in profondità, tra matematica e religione, scopriamo che il 13 è imperfetto, anzi malvagio di per sé, in quanto indica il superamento del divino: il 12, del resto, è il numero degli apostoli, delle tribù d’Israele, delle porte del Paradiso. C’è molto più della superstizione, nei numeri, se soltanto riusciamo a districarci nell’enorme mole di significati che da secoli sono stati attribuiti a ognuno di essi.
È questo che fa Carlo Lapucci, giornalista ed esperto di folklore e tradizioni popolari, nel suo nuovo libro “Il numero e la struttura universale” (pp.192, euro 18), uscito a giugno per Polistampa. Il volume è frutto di anni di ricerche tra scienza e filosofia, cabala e numerologia. Una ricerca sui molteplici significati attribuiti storicamente alle cifre e alle loro combinazioni, in cui Carlo Lapucci evidenzia il ruolo fondamentale giocato dallo studio dei numeri nel campo dell’indagine sulla realtà. Partendo da un presupposto forte: il numero, fin dai tempi di Pitagora e forse ancora prima, rappresenta la traccia lasciata nell’universo dalla mano del Creatore, la cifra segreta con la quale il Divino ha plasmato la materia e le ha dato forma.
Accompagnata dalla ricca selezione iconografica raccolta dall’artista e critico Roberto Giovannelli, un vero e proprio testo parallelo fatto di suggestioni e rimandi simbolici al tema della numerologia, l’opera si muove agilmente tra arte e storia, tra filosofia e mitologia e ci conduce in un mondo dove la matematica sembra abbracciare la totalità dell’universo. Gli esempi tratti ora dalla Metafisica di Aristotele, ora dai Vangeli o dalla Divina Commedia, ci accompagnano in un percorso attraverso il sostrato religioso, magico ed esoterico che sta in fondo alla scienza, dove non mancano i riferimenti ai tarocchi e agli elementi dell’occulto. Pagina dopo pagina, muoviamo i nostri passi in una materia tra le più affascinanti: perché, sebbene i numeri non possano spiegarci tutto, è inevitabile cedere al loro irresistibile potere seduttivo. (g.d.l.aise)    
Data recensione: 21/09/2010
Testata Giornalistica: Aise
Autore: ––