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Fra differenza d’età, di cultura, di estrazione sociale, un grande amore va avanti per undici anni, contro tutto e tutti, superando ostacoli, incomprensioni , ostilità di parenti, persino il vincolo di un preesistente matrimonio di lei, fino alle nozze.

Fra differenza d’età, di cultura, di estrazione sociale, un grande amore va avanti per undici anni, contro tutto e tutti, superando ostacoli, incomprensioni, ostilità di parenti, persino il vincolo di un preesistente matrimonio di lei, fino alle nozze riparatrici fra i due amanti, che però non si traducono nel prevedibile lieto fine. I parenti di lui, infatti, dopo la sua morte, riescono a far “annullare l’annullamento”, per riappropriarsi dei suoi beni, e la vedova declassata a concubina si vede condannata a una triste e misera vedovanza.
Non è la trama di una telenovela o di un romanzo d’appendice, ma la sintesi della storia d’amore fra don Giovanni de’ Medici, figlio illegittimo di Cosimo I e della bella Eleonora degli Albizi, uomo d’armi, di lettere e di scienza, e Livia Vernazza, figlia d’un materassaio genovese costretta dai familiari a un matrimonio d’interesse appena tredicenne. Brendan Dooley, brillante italianista dell’University College Cork irlandese, l’ha ricostruita attraverso il burrascoso carteggio fra i due amanti, in un volume che si legge tutto d’un fiato come un romanzo, ma non lo è. Amore e guerra nel tardo Rinascimento è infatti storia fondata su documenti di prima mano, che ci mostra come, anche se mail ed sms stanno sostituendo la corrispondenza tradizionale, l’amore e la passione, ma anche l’avidità e il cinismo degli uomini, sono sentimenti rimasti immutati dai tempi del Granducato ai giorni nostri.
Data recensione: 01/12/2009
Testata Giornalistica: Toscana Qui
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