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Tanti giovani per la presentazione del libro del perugino Marco Billi “Studio…per non studiare”. Fra parole e illustrazioni, un libro ricco di ironia e consigli seri, di slancio verso il futuro con

IRONIA A SCUOLA

PERUGIA - Tanti giovani per la presentazione del libro del perugino Marco Billi “Studio…per non studiare”.
Fra parole e illustrazioni, un libro ricco di ironia e consigli seri, di slancio verso il futuro con qualche venatura di nostalgia, di energia vitale e di riflessioni sull’oggi e sul domani. Scritto da qualcuno che, conclusa l’università, si ritrova a ripercorrerne le tappe: ciascuna un gradino di crescita, costantemente (e pericolosamente) in bilico fra la necessità di conquistare strumenti utili per la vita e gli escamotages della pigrizia, con ampi (e comici) excursus sui mille trucchi per rendere la scalata un po’ meno faticosa e stressante. Un libro utile dunque per gli universitari di ogni età, ma anche per i genitori e le famiglie, per i docenti, per chiunque voglia rivolgere uno sguardo non superficiale a un tema che riforme riformine e riformacce pongono sempre più all’ordine del giorno.
Attraverso una scrittura ironica, semplice ma tutt’altro che sciatta, uno spaccato sul mondo di chi, fra i venti e i trent’anni, ha davanti a sé una tastiera di rapporti in mutamento difficili da suonare tutti insieme: l’autorità della famiglia e quella di chi deve metterti il voto sul libretto, le amicizie fedeli e quelle che si deteriorano, le radici da cui è necessario affrancarsi e quelle che ti mantengono in vita, l’infanzia ancora tanto vicina e una maturità da conquistare.
Un vademecum per sopravvivere all’università che è anche, con garbo, un libretto di piccole istruzioni per la vita: da leggere, di tanto in tanto, anche con qualche franca risata. Niente da ridere, invece, sull’allarme che Marco Billi ha lanciato sull’università (“A me ha dato poco, e ancor meno darà a chi verrà successivamente”) e sulla scelta dell’autore di devolvere il ricavato del libro alla Fondazione “La città del sole”-Onlus, che costruisce progetti per persone con difficoltà psichiche e mentali: da cui si deduce che non c’è bisogno di essere seriosi per essere seri, e che un pizzico di umorismo serve a tutti per vivere meglio.
Data recensione: 01/12/2005
Testata Giornalistica: Il Messaggero
Autore: ––