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Un gruppo di illustrazioni di ottima qualità costituisce la parte centrale di questo volume che contiene la catalogazione (purtroppo effettuata con schede non numerate) dei monotipi di S. Bartolini (Pistoia 1932-2007) realizzati prevalentemente negli anni

Un gruppo di illustrazioni di ottima qualità costituisce la parte centrale di questo volume che contiene la catalogazione (purtroppo effettuata con schede non numerate) dei monotipi di S. Bartolini (Pistoia 1932-2007) realizzati prevalentemente negli anni 1948-1954. Il monotipo è un particolare tipo di pittura che - secondo quanto specificato dallo stesso artista - si ottiene «dipingendo con particolare attenzione su una lastra di vetro o di metallo, usando inchiostri tipografici o normali colori a olio. Una volta eseguito si stampa subito, a colore fresco, un solo esemplare [...] ponendo sul dipinto un foglio di carta inumidito, un leggero feltro di protezione e, in mancanza di un torchio, rullandoci sopra una mano con una bottiglia Sul foglio l’immagine risulterà rovesciata [...] Errato definire il monotipo una stampa, sia pure originale».
I temi proposti dall’artista toscano sono prevalentemente legati alla quotidianità della vita cittadina e campestre, popolata da artigiani, ragazze e ragazzi, contadini, personaggi circensi, intenti nelle loro attività lavorative o colti in momenti di svago, ritratti tanto in interni (camere, botteghe) quanto, più spesso, in ambienti esterni (piazze, cortili, rive di fiumi, campagne, angoli delle strade).
Una particolare menzione sembrerebbe meritare il ciclo di nove monotipi risalente al 1950-1951, intitolato Il trionfo della morte, realizzato sotto l’influenza delle letture di Edgar Allan Poe e all’epoca dell’alluvione del Polesine. Nell’ambito delle centocinque opere proposte sono inclusi anche alcuni fogli monocromi raffiguranti scorci di paese, datati 1951, la serie Poveri artisti del 1954, sei fogli che trattano temi religiosi (1954, 1963), a cui seguono quattro monotipi degli anni 1963, 1994, 1997, 2001.
Sono poi raccolti alla fine del volume alcuni Monotipi non rintracciabili, di cui rimane solo una vecchia documentazione fotografica, che si affiancano ad altri cinque andati purtroppo dispersi e pertanto privi di riferimento fotografico; chiudono la pubblicazione la sezione Disegni di studio per monotipo (nella quale probabilmente rientrano anche le illustrazioniun po’ stranamente inserite all’interno del saggio introduttivo redatto da E. Pontiggia) ed un’accurata bio-bibliografia. Ai due testi, a firma di E. Pontiggia e S. Simoncini, che corredano il volume, va il duplice merito di inquadrare la figura di Bartolini all’interno dell’ambiente artistico-culturale in cui l’artista ha operato (con specifici rimandi a Soffici e Rosai quali suoi «modelli ideali») e di esplicitare le sue teorie artistiche riallacciandosi a brani tratti dal diario composto dallo stesso artista.
Data recensione: 01/07/2010
Testata Giornalistica: Grafica d’Arte
Autore: Carla Moroni