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Appuntamento culturale di altissimo livello oggi, alle ore 17.30, al Gabinetto Vieussieux, Palazzo Strozzi, a Firenze. Verrà infatti presentato il volume «Sigfrido Bartolini - I monotipi – Catalogo generale» curato da Elena Pontiggia, edizioni Polistampa,

Appuntamento culturale di altissimo livello oggi, alle ore 17.30, al Gabinetto Vieussieux, Palazzo Strozzi, a Firenze. Verrà infatti presentato il volume «Sigfrido Bartolini - I monotipi – Catalogo generale» curato da Elena Pontiggia, edizioni Polistampa, Firenze.
Oltre alla curatrice, parleranno del volume lo storico Franco Cardini, lo storico dell’arte Carlo Fabrizio Carli e il critico Siliano Simoncini. L’opera, con un saggio introduttivo di Elena Pontiggia e uno scritto di Siliano Simoncini, raccoglie, per la prima volta in modo organico, l’intera produzione di monotipi di Sigfrido Bartolini. Quella del monotipo è una tecnica particolare, consistente nel dipingere a olio o inchiostro direttamente sul vetro o sulla lastra, sui quali si applica poi il foglio da passare sotto il torchio, ottenendo così un’opera unica o, al massimo, in due esemplari. Tale tecnica fu praticata dall’artista pistoiese soprattutto quando era agli esordi della sua ricerca, negli anni tra il 1948 e il 1954. Scene di vita cittadina e campestre, con figure come commercianti, preti o artisti del circo, ritratte in momenti di vita quotidiana. Sono questi i soggetti delle opere di Sigfrido Bartolini raccolte nel volume Monotipi 1948-2001. Sfogliando le pagine del libro ci si imbatte in rappresentazioni della nativa Pistoia e delle campagne circostanti, di chiese, strade e mercati affollati: quadri vitali e poetici, dove si percepisce in modo evidente l’esigenza di salvaguardare la memoria di un mondo fatto di valori forti, semplici e antichi, ricchi di umanità. Sono opere che, come scrive la Pontiggia nell’ampio saggio introduttivo, «ci appaiono nel loro insieme come il frutto di una raffinatezza popolaresca, di una tradizione che ha il sapore di una nascita, di una fedeltà al passato che si traduce nell’immediatezza di cose vive. Per questo dalla loro felicità malinconica, e dalla loro facilità difficile, abbiamo ancora molto da imparare».
Il critico d’arte Siliano Simoncini ha sottolineato che l’opera che viene presentata oggi al Gabinetto Vieusseux, grazie alla volontà di Elena Pontiggia che fermamente l’ha voluta,«offre uno spaccato dell’attività dell’artista pistoiese che è stata poco esposta e quindi per lo più sconosciuta al grande pubblico. Una lacuna che finalmente viene colmata e, dunque, il prezioso volume potrà consentire la divulgazione più capillare di un’esperienza artistica davvero importante e singolare nel panorama del secondo Novecento».
La pubblicazione del catalogo generale è stata realizzata con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Data recensione: 23/02/2010
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Marco A. Innocenti