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Riapriranno le due stanze della sua casa, riaprirà una piccola ala del vecchio manicomio di Maggiano che oggi è soltanto una desolata bellezza alla deriva. A cent’anni dalla nascita di Mario Tobino (Viareggio 16 gennaio 1910, Agrigento 1991), la Fondazion

Riaprono le stanze che lo scrittore-psichiatra  occupò all’interno del manicomio di Maggiano oggi dismesso. Ad aprile la sua casa diventerà museo ed ospiterà un centro studi
Riapriranno le due stanze della sua casa, riaprirà una piccola ala del vecchio manicomio di Maggiano che oggi è soltanto una desolata bellezza alla deriva. A cent’anni dalla nascita di Mario Tobino (Viareggio 16 gennaio 1910, Agrigento 1991), la Fondazione che porta il suo nome ha messo a punto un calendario di iniziative in collaborazione con la Regione.
Sarà l’occasione per rileggere l’autore delle “Libere donne di Magliano”, quel Tobino che, come ha raccontato ieri a margine della presentazione, la nipote Isabella, “negli ultimi anni, si sentiva messo da parte, liquidato come l’anti-Basaglia”. La Fondazione creata dall’ex presidente della Provincia di Lucca Andrea Tagliasacchi e diretta da Marco Natalizi sarà il motore delle iniziative dedicate allo psichiatra scrittore che per 40 anni ha vissuto dentro l’ospedale, in un’ala, fra i suoi malati. Ad aprile la sua casa ristrutturata nel quattrocentesco ex ospedale psichiatrico diventerà museo, sede della Fondazione e ospiterà un centro studi. Manterranno gli arredi originali: scrivania, penne, macchina da scrivere, letto, armadio. La Fondazione vuole fare di questo luogo un centro di ricerca sul rapporto tra letteratura e psichiatria e sulla storia e gli sviluppi del trattamento della malattia mentale in Italia. “Ricordiamo Tobino - ha detto l´assessore alla cultura, Paolo Cocchi - come scrittore che rimarrà nel tempo e la cui narrazione ha avuto cura delle persone più fragili”.
Il primo appuntamento col centenario sarà il via il 15 gennaio 2010 in Palazzo Paolina a Viareggio con la mostra “Le immagini del vivere. Scritture e figure di Mario Tobino”: ritratti, oli e disegni eseguiti da amici pittori dello scrittore e documenti dattiloscritti. Il 16 gennaio, al teatro Odeon di Viareggio si terrà la cerimonia per la consegna del premio ‘Viareggio-Tobino’ a Sergio Zavoli.
In febbraio, al Palazzo Ducale di Lucca, sarà allestita una mostra fotografica sull’ex ospedale psichiatrico di Maggiano con la presentazione del “Catalogo degli strumenti medici e scientifici”. Sarà poi presentato, in marzo, un volume con la bibliografia, testuale e critica, di Tobino mentre il 9 aprile a Lucca si terrà il terzo seminario di psicopatologia (“La rappresentazione delle nevrosi in letteraturà”) e a maggio, in occasione del Salone Internazionale del Libro (di Torino), saranno presentati gli atti del convegno “Il turbamento e la scrittura” e a Lucca si svolgerà una tavola rotonda di storia sociale della psichiatria. A fine novembre (nei giorni del 26 e 27), sempre a Lucca, letterati e storici della letteratura si confronteranno su “Il mondo di Tobino: il medico e le arti in Toscana e in Italia”. Insomma un anno di volumi, convegni e nuove ricerche. “Senz’altro i manicomi andavano ripensati, ma non erano tutti uguali e chiuderli è stato un errore” sussurra Isabella Tobino a margine della presentazione: “mio zio teneva moltissimo ai pazienti, così tanto da passare la vita con loro. La sua opera oggi va riletta”. Scriveva lo psichiatra toscano: “La mia vita è qui, nel Manicomio di Lucca. Qui si snodano i miei sentimenti. Qui sincero mi manifesto. Qui vedo albe, tramonti e il tempo scorre nella mia attenzione. Dentro una stanza del Manicomio studio gli uomini e li amo”.
Data recensione: 13/01/2010
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Laura Montanari