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Roma - Adnkronos - Negli anni Ottanta, nelle Università italiane, non c’erano opportunità per giovani medici che non fossero figli di potenti e che non avessero conoscenze negli ambienti giusti. A raccontare questa piccola verità è Guido Barbagli,

Il volume edito da Polistampa Roma - Adnkronos - Negli anni Ottanta, nelle Università italiane, non c’erano opportunità per giovani medici che non fossero figli di potenti e che non avessero conoscenze negli ambienti giusti. A raccontare questa piccola verità è Guido Barbagli, 59 anni urologo di fama mondiale, nel saggio “Non sei nessuno” (Polistampa pp. 96 euro 9) che svela la sua storia personale. “Dieci anni di lavoro in Clinica - racconta Barbagli - e non riesco a vincere un concorso”. In realtà, Barbagli da giovane non era nessuno e glielo ripetevano tutti: sono tante le amarezze che gli sono state inflitte nell’ambiente medico squallido e corrotto che ha frequentato. Un ambiente così distante dall’America dove, secondo lui, c’era attenzione per la didattica e per la serietà professionale. Ora, a distanza di molti anni, Barbagli è un uomo affermato. Contrariamente all’amara profezia che ha segnato la sua giovinezza, si è affermato diventando ‘qualcuno’. Nel libro ripercorre il suo tormentato ed insolito percorso: descrive, infatti, in pagine ricche di realismo, le tappe determinanti della sua vita. Propone una denuncia, ma anche un itinerario di ‘resurrezione’, presentando una storia emblematica narrata con il distacco di chi riesce a rievocare con ironia i momenti più bui.
Data recensione: 26/11/2009
Testata Giornalistica: AdnKronos
Autore: ––