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Firenze - Secondo una nuova teoria Leonardo da Vinci potrebbe aver spogliato la Gioconda, cioè aver dipinto un secondo ritratto della stessa modella da svestita, a seno nudo. Un ritratto andato perduto, di cui parla lo studioso fiorentino Renzo Manetti -

Firenze - Secondo una nuova teoria Leonardo da Vinci potrebbe aver spogliato la Gioconda, cioè aver dipinto un secondo ritratto della stessa modella da svestita, a seno nudo. Un ritratto andato perduto, di cui parla lo studioso fiorentino Renzo Manetti - esperto di iconologia e autore di studi controversi sull’opera di Leonardo - nel saggio di imminente pubblicazione “Il velo della Gioconda. Leonardo segreto” (edizione Polistampa). L’ipotesi incrementa il filone inesauribile di teorie e ricostruzioni che accompagnano nel tempo l’opera, una specie di gossip continuo che solo nel 2009 ha conosciuto varie tappe come l’aver attribuito alla Gioconda, al secolo Lisa Gherardini Del Giocondo (la donna indicata da Giorgio Vasari come modella del quadro) una relazione con Giuliano dè Medici tanto che per alcuni studiosi ne fu l’amante. Ora, per l’iconologo Renzo Manetti, che come molti altri studiosi non ha visto altre “Gioconde” oltre quella esposta a Parigi, Leonardo avrebbe dipinto due figure femminili tali da formare un dittico e rendere omaggio ai due volti di una stessa divinità ossia Venere, secondo un vezzo in uso tra gli artisti del tempo. Nel dipinto perduto c’è una donna a seno scoperto seduta su un balcone, nella stessa posa della Gioconda del Louvre. L’opera apparterrebbe al cosiddetto “periodo romano” quando Leonardo era immerso nello studio della filosofia e delle dottrine esoteriche. «Anche se il dipinto è andato perduto - ha spiegato Manetti - esiste almeno una decina di riproduzioni o opere di analogo soggetto, eseguite da allievi e discepoli, che ci permettono di ricostruire l’originale». Manetti sviluppa la sua ipotesi riferendosi a dipinti come la Monna Vanna del Salaino, un allievo di Leonardo che collaborò insieme al maestro per lungo tempo seguendolo anche in Francia. Ma pensa anche al fatto che alla Gioconda nuda di Leonardo si sarebbe ispirato persino Raffaello, che ritrasse due donne simili tra loro: una coperta da un velo, La Velata, l’altra seminuda, La Fornarina.
Data recensione: 17/11/2009
Testata Giornalistica: Il Messaggero
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