‘Firenze Scienza’ parte domani dalla Specola

La Specola si ingrandisce e torna alle origini. Si completerà a breve il trasferimento al polo universitario di Sesto del Dipartimento di Biologia evoluzionistica finora ospitato al Museo della Specola: circa 2700 metri quadri che torneranno al museo. Sarà quindi possibile riunire in quest’unica sede le collezioni storiche delle diverse sezioni di cui si compone il Museo di storia naturale dell’Università di Firenze, erede dell’Imperial Regio Museo di fisica e storia naturale fondato nel 1775. Tutte tranne quelle di antropologia e etnografia di via del Proconsolo e, ovviamente, l’Orto botanico di via Micheli. Questo è quanto è emerso in occasione della presentazione della mostra ‘La tribuna di Galileo e la Specola fiorentina’, che apre domani alla Specola, una delle quattro tappe espositive del progetto ‘Firenze Scienza’ (mostre a Palazzo Medici Riccardi, al Museo di Storia della Scienza e al Gabinetto di Fisica in via Giusti, fino al 9 maggio).
Ma sono anche altre le novità che riguardano il museo di via Romana: dopo oltre un secolo riapre in via definitiva (il restauro finanziato dalla Regione con 100mila euro) il Torrino astronomico, mentre si segnala il recupero e l’allestimento di altri locali finora esclusi dalla visita che si configurano quale anteprima del ‘nuovo’ museo (nota di servizio: a primavera la Specola avrà finalmente il suo ascensore). Fresche di stampa (ed. Polistampa) anche le guide che vanno ad arricchire la collana dei ‘Piccoli Grandi Musei’ promossa dall’Ente Cassa di Risparmio, quella del Museo di storia naturale e l’altra dedicata al poco conosciuto Gabinetto di Fisica dell’Istituto Tecnico Toscano le cui collezioni di strumenti didattici risalgono alla metà dell’Ottocento. In più, con la card Firenze Scienza (10 euro e 4.50 per gli studenti) si possono visitare le mostre in programma e partecipare a visite guidate ed esperienze di laboratorio, con sconti per l’ingresso ad alcuni musei fiorentini ed altre facilitazioni (www.firenzescienza.it).