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LUCCA. Come aveva già sostenuto Niccolò Machiavelli nel suo libro La vita di Castruccio Castracani, il condottiero lucchese, anche abile uomo politico, aveva tutte le carte in

LUCCA. Come aveva già sostenuto Niccolò Machiavelli nel suo libro La vita di Castruccio Castracani, il condottiero lucchese, anche abile uomo politico, aveva tutte le carte in regola, ottimamente stimeto anche dall’imperatore Ludovico il Bavaro, per diventare re d’Italia, se non fosse morto prematuramente a 47 anni, quando aveva già in dominio gran parte della Toscana. Lo ritiene, in tal senso, meritorio, anche Giorgio Batini (il decano dei giornalisti toscani con i suoi ben portati 92 anni) nella sua ultima opera (Edizioni Polistampa Firenze) Capitani di Toscana, dove fa la storia, in brillanti capitoli, dei più valorosi uomini d’arme della “tosca regione” dove un posto di rilievo è occupato dal ghibellino Castruccio Castracani di cui nella lapide all’interno della chiesa di S. Francesco, dettata da Nicolao Tegrimi è detto: “Splendore per le italiche milizie, onore per i lucchesi, ornamento per la Toscana, ma Machiavelli lo paragonò addirittura a Filippo di Macedonia e a Scipione di Roma”.
Data recensione: 02/02/2006
Testata Giornalistica: IL TIRRENO
Autore: Domenico Acconci