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C’è chi lo annovera come maestro della lingua nazionale e chi ne enfatizza il ruolo storico e politico. A duecento anni dalla nascita, il Comitato Nazionale per le Celebrazioni dedica a Giuseppe Giusti un convegno e

C’è chi lo annovera come maestro della lingua nazionale e chi ne enfatizza il ruolo storico e politico. A duecento anni dalla nascita, il Comitato Nazionale per le Celebrazioni dedica a Giuseppe Giusti un convegno e la mostra, «Viva Arlecchini e burattini. Giusti le opere e i giorni». Una tre giorni che da oggi 12 cercherà di chiarire il suo ruolo letterario e storico. A inaugurare il programma i luoghi della Biblioteca Nazionale Centrale, in cui è allestita la mostra di lettere e manoscritti autografi del poeta, curata da Paola Pirolo, Cosimo Ceccuti, Enrico Ghidetti ed Elisabetta Benucci. «La Biblioteca ha moltissimo materiale dell’autore» rileva la direttrice Antonia Ida Fontana. «Abbiamo lavorato affinché le celebrazioni non solo svelassero l’attuale stato della ricerca sulla sua opera ma ne mostrassero anche alcuni lavori autografi, anche inediti». Inoltre, la Biblioteca esibirà un suo recente acquisto dal mercato antiquario, la nota poesia «Re Travicello» a firma del Giusti. Giuseppe Giusti visse fino al 1850, fu promotore dell’impeto liberale e nazionalista toscano. Tra le sue pubblicazioni «Proverbi Toscani», e i versi satirici, i suoi «Scherzi». Ma ciò che lo impegnò particolarmente fu il tema linguistico. «Il lavoro del Giusti per la costituzione dei una lingua italiana è stato impareggiabile» analizza Enrico Ghidetti. Sul tema linguistico la seconda giornata di convegno si svolgerà all’Accademia della Crusca. Venerdì 12 giugno, invece, sarà la Biblioteca delle Oblate lo sfondo in cui si chiuderà il convegno. Le Celebrazioni del Bicentenario troveranno in seguito nei primi mesi del 2010, a Pistoia, con il tema «La Toscana ai tempi del Giusti»e la creazione di un’edizione che raccolga, per la prima volta, l’intera opera letteraria di Giuseppe Giusti.
Data recensione: 10/06/2009
Testata Giornalistica: Corriere fiorentino
Autore: Gabriele Ametrano