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La rivoluzione estetica propagata dal Futurismo ebbe esiti particolarmente sorprendenti in ambito tipografico e librario, e le edizioni del movimento sono oggi rarità bibliografiche contese dai collezionisti, e fonte continua

La rivoluzione estetica propagata dal Futurismo ebbe esiti particolarmente sorprendenti in ambito tipografico e librario, e le edizioni del movimento sono oggi rarità bibliografiche contese dai collezionisti, e fonte continua d’ispirazione anche per la ricerca grafica contemporanea. A Firenze, che celebra il futurismo nel centenario della sua nascita con una singolare esposizione e un convegno, c’è ora l’occasione per rinfrescarsi la memoria. Verrà infatti inaugurata domani all’Archivio contemporaneo “Bonsanti” (via Maggio 42) la mostra “Bruciamo le biblioteche... Il libro futurista nelle collezioni pubbliche fiorentine pubbliche fiorentine”: la rassegna, aperta fino al 15 giugno, proporrà 131 esemplari di editoria futurista, provenienti in origine dalle biblioteche di famosi esponenti del movimento, tra cui Aldo Palzzeschi, Ottone Rosai, Ardengo Soffici.
Accanto a prime edizioni e volumi si eccezionale rarità, spesso impreziositi da dediche e note di possesso, verrà dato spazio alle edizioni “storiche” del movimento, come la prima edizione del 1915 di Bifzf§ +18. Simultaneità. Chimismi lirici di Ardengo Soffici, o il “libro macchina imbullonato” di Fortunato Depero del 1927. Molti i testi della bibliografia marinettiana (Zang Tumb Tumb, 8 anime in una bomba, Guerra sola igiene del mondo, Mafarka le Futuriste, per indicare solo alcuni titoli), insieme alla ricca produzione dei poeti (Buzzi, Cangiullo, Cavacchioli, D’Alba, Folgore, Govoni, Palazzeschi e Papini), dei pittori, degli architetti, dei musicisti esemplari del Futurismo russo. A seguire il 15 e 16 maggio, nella sala Luca Giordano di palazzo Medici Riccardi, spazio la convegno “Firenze futurista 1909-1920”, appuntamento che richiamerà nel capoluogo toscano i maggiori studiosi della materia. Le due iniziative sono promosse e organizzate dalla Provincia di Firenze, il Gabinetto scientifico letterario Viesseux, la Fondazione Primo Conti, il centro studi Aldo Palazzeschi dell’università di Firenze, la fondazione Spadolini Nuova Antologia, l’associazione Firenze arte, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Data recensione: 12/05/2009
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Letizia Cini