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La bravura e l’onestà professionale, l’impegno e la simpatia umana di Rosario Poma, giornalista siciliano impegnato per oltre quaranta anni a Firenze, sono stati ricordati da colleghi ed estimatori nell’Auditorium della

La bravura e l’onestà professionale, l’impegno e la simpatia umana di Rosario Poma, giornalista siciliano impegnato per oltre quaranta anni a Firenze, sono stati ricordati da colleghi ed estimatori nell’Auditorium della Nazione, il quotidiano appunto che  lo ha visto all’opera. La moglie Anna Maria Sandri ha scritto in suo onore l’interessante saggio, «Una vita per il giornalismo» (Polistampa), ricco di una documentazione fotografica capace di anima re a fondo la biografia, e la presentazione del volume è stata appunto l’occasione per l’animato incontro. Data nativa Erice, il giovane Poma, nato nel 1925, scomparso nel 2006, individuò già negli anni ‘50 Firenze come sua meta ideale per fare il mestiere del cronista, e dunque, entrato in pista grazie anche all’autorevole conterraneo Alfio Russo, cominciò a prodigarsi nella conoscenza diretta e nell’interpretazione della vita cittadina. Instancabile, preciso, onesto studioso dei fenomeni sociali e anche dei segreti di tutti gli ambienti, Rosario, conversatore spiritoso e super vivace, amato e temuto dai giornalisti come insuperabile conoscitore di segreti fu presente in ogni significativo episodio della vita della città.
Data recensione: 28/04/2009
Testata Giornalistica: Corriere fiorentino
Autore: Wanda Lattes Nirenstein