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Un mondo che non c’è più. Una parte affascinante di Firenze ormai scomparsa, che ha comunque lasciato spazio – insieme a qualche rimpianto – ai ricordi. Quello dei caffè letterari di Firenze è uno spaccato della città

Un mondo che non c’è più. Una parte affascinante di Firenze ormai scomparsa, che ha comunque lasciato spazio – insieme a qualche rimpianto – ai ricordi. Quello dei caffè letterari di Firenze è uno spaccato della città che ha lasciato un segno e che, oggi, viene propodto e riassunto nelle pagine di Teresa Spignoli. Il titolo della pubblicazione, semplicemente Caffè letterari a Firenze, ripercorre una storia attraverso lo sguardo dei protagonisti di quegli anni, le immagini d’archivio e quelle del presente. Oltre a ricordi e aneddoti. Come quello della professoressa Papini, che da studentessa negli anni ‘70, allieva di Piero Bigongiari, assisteva alle discussioni tra il suo maestro, Mario Luzi ed Eugenio Montale. I nomi sono quelli ancora cari a molti fiorentini: Michelangiolo, Gambrinus, Giubbe Rosse, Paszkowski, Gilli, e Caffè San Marco, all’epoca pietra fondamentale della vita culturale fiorentina ed italiana.
“Anche per questo – ha detto il presidente del Consiglio provinciale di Firenze, Massimo Mattei – abbiamo deciso di sostenere la realizzazione di quest’opera, che riassume una parte fondamentale di una Firenze ormai quasi sparita”.
Data recensione: 23/04/2009
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Leonardo Bartoletti