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Un patrimonio per la cura dell’anima fondamentale per la guarigione del corpo. Era questa la convinzione di Folco Portinari, fondatore dell’ospedale di S. Maria Nuova, il più antico nosocomio ancora attivo in città, che

Un patrimonio per la cura dell’anima fondamentale per la guarigione del corpo. Era questa la convinzione di Folco Portinari, fondatore dell’ospedale di S. Maria Nuova, il più antico nosocomio ancora attivo in città, che fin dalla costituzione dell’ospedale, nel 1288, per ottenere dei buoni risultati con la terapia corporale pensava anche alla bellezza del luogo come potente mezzo di confronto spirituale e psicologico. Così nei secoli, il complesso di S. Maria Nuova di è arricchito, grazie alle donazioni di ecclesiastici e di laici, di un prezioso patrimonio liturgico che, da ieri pomeriggio, potrà essere ammirato, all’archivio Storico del Comune di Firenze (via dell’Oriuolo 33-35) nella mostra ‘Il tesoro liturgico di Santa Maria Nuova di Firenze che resterà aperta (orario 11-14 e 15-18 tutti i venerdì, sabato e domenica, ingresso gratuito) fino al 28 giugno. Finora conservato nella chiesa di Sant’Egidio e selezionato per l’occasione, il materiale in mostra è legato alla quotidianità del culto e alla sua celebrazione e alla sua preziosità è stata all’origine di due raccolte: quella ancora conservata in Santa Maria Nuova e quella più pregiata che le Oblate, nel loro trasferimento nel 1936 dall’originario convento di Sant’Egidio, portarono nella villa di Careggi.
In mostra una cinquantina di opere selezionate dal ricchissimo corpus degli arredi artistici, devozionali e da celebrazione appartenenti all’ospedale fiorentino e risalenti ai secoli XVI-XIX: oreficeria liturgica, candelabri, due crocifissi lignei di cui uno attribuito a Francesco da Sangallo; reliquari in legno dorato, argento e vetro e parati liturgici fra cui piviali e tonacelle, stoffe. Tra le curiosità da segnalare un dito asportato dal corpo di Galileo al momento della traslazione della salma dalla prima tomba a quella nuova nella basilica di Santa Croce. Realizzata da Eventi Pagliai, la mostra è curata dalla soprintendenza al Polo museale, Università di Firenze, Centro di Documentazione per la Storia dell’Assistenza e della Sanità e dall’Istituto e Museo della Scienza di Firenze.
Data recensione: 24/04/2009
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Silvia Mastrorilli