I fatti gloriosi fatti da donne italiane

Giovedì 16 aprile alle ore 21,00 presso il Comune di Pontassieve verrà intitolata la Sala di Giunta del Palazzo Sansoni Trombetta alle eroine raffigurate negli affreschi del 1700 realizzati da Ferdinando Folchi. L’intitolazione della Sala coincide con la presentazione del libro “I fatti gloriosi compiuti da donne italiane” a cura di Monica Bietti (edizioni Polistampa), una pubblicazione che riscopre le virtù e le glorie delle giovani donne italiane dipinte da Ferdinando Folchi, attraverso gli interventi di Eros Bati e Silvestra Bietoletti. Alla presentazione saranno presenti oltre alla curatrice anche il Sindaco di Pontassieve Marco Mairaghi e la Soprintendente per il Polo Museale della città di Firenze, Cristina Acidini. La serata sarà coordinata dall’Assessore alla cultura Alessandro Sarti. “Il Palazzo Sansoni Trombetta, attuale sede del Comune di Pontassieve, - racconta il Sindaco di Pontassieve Marco Mairaghi - rappresenta una testimonianza architettonica della storia del nostro territorio. Con questa pubblicazione vengono ricostruite le vicende storiche della realizzazione di questo palazzo, delle sue trasformazioni, di chi lo ha abitato e lo ha voluto decorare con opere di alto valore artistico e culturale. La sala più importante del palazzo, in particolare, ha suscitato profondo interesse per la presenza di affreschi sulle pareti realizzati dal pittore Ferdinando Folchi. Sono otto grandi dipinti che raccontano eroiche gesta compiute da donne italiane. L’origine degli affreschi e la scelta particolare di ritrarre soggetti femminili è molto interessante e, grazie al prezioso lavoro di studiosi e ricercatori, adesso, è possibile conoscere le vicende delle eroine che sono raffigurate e le motivazioni che hanno mosso il committente, Giovan Battista Trombetta, a scegliere come soggetti principali delle donne protagoniste di gesta valorose” La pubblicazione quindi non solo propone una lettura storica dei cambiamenti strutturali del palazzo, ma sottolinea come la decisione di dedicare la sala più importante del palazzo a figure femminili rappresentasse una scelta alquanto originale per quell’epoca. L’iniziativa intende così far conoscere e apprezzare questo palazzo storico rispondendo alla curiosità di quanti, entrando in questa sala, hanno guardato le pareti e sono stati attratti dagli affreschi che le decorano.