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Sono tanti ed apprezzati gli artisti che hanno aderito al progetto Unicef “ La Pigotta, vista da…”, iniziativa di creatività al servizio della solidarietà ideato da Paola Ravani, messaggero di pace Unicef, che consiste nell’

Sono tanti ed apprezzati gli artisti che hanno aderito al progetto Unicef “ La Pigotta, vista da…”, iniziativa di creatività al servizio della solidarietà ideato da Paola Ravani, messaggero di pace Unicef,  che consiste nell’ interpretare la bambola di pezza dell’ Unicef secondo il genio creativo di pittori, scultori, fotografi, poeti, fumettisti, stilisti che destineranno le loro opere per una prossima mostra d’ arte e contribuiranno così, con l’ “adozione”, a salvare la vita ad un bambino.
Questa volta ad esprimersi con i pennelli su un tema così ricco di significati è il bordigotto Ettore De Franco, pittore, scrittore e musicista, con il quadro  “La Pigotta salvatrice”, che ha voluto valorizzare  l’ aspetto più diretto ed immediato dell’ “utilità” della bambola, l’ aiuto concreto che si riesce a dare ad un bambino attraverso la sua “adozione” , cioè fornirgli il kit salvavita.
Nato a Sanremo nel 1965 De Franco già da adolescente coltivava la passione per il disegno, così come  per la musica classica,  studiando violino e pianoforte. Come pittore ha esposto sia in Italia (Roma, Bergamo, Arezzo, Pesaro) sia in Francia.
Ha pubblicato il suo primo romanzo “7 donne per il mio salvataggio” per le Edizioni Polistampa di Firenze ed ha curato la traduzione del libro di poesie inglesi “Tra pensiero e cielo” della poetessa inglese Vera Noach Kas, edito da Philobiblon Edizioni nell’aprile 2008.
Nel dicembre 2008 ha ricevuto il Premio speciale della giuria al I Concorso Nazionale di Poesia “Italo Calvino” e nell’aprile di quest’ anno terrà un ciclo di incontri dedicati alla musica barocca, con ascolti e notizie biografiche da lui curate,  che si svolgeranno alla Chiesa Anglicana di Bordighera.
“La Pigotta vista da De Franco giunge dal cielo come una figura angelica e materna; con un sorriso rassicurante sottrae a mano tesa uno dei tanti bambini immersi in una sorta di  fuoco fatuo che li  nasconde e li inghiotte, privi  di identità; tra le  fiammelle s’ intravede solo l’ inquietudine delle piccole ombre a braccia alzate, forse arresi ad  un destino di sofferenza e di morte, forse animati ancora da un barlume di speranza d’ essere aiutati, di risvegliare  l’attenzione di chi possa condurli verso la luce, in un’ atmosfera finalmente serena, tinta di azzurro e di normalità.”
Data recensione: 03/04/2009
Testata Giornalistica: Riviera24.it
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