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Tutto come da programma, ieri pomeriggio, l’inaugurazione ufficiale di piazza Mino e dei nuovi locali del Municipio di Fiesole. Il sindaco Fabio Incatasciato lo aveva infatti

Tutto come da programma, sabato  pomeriggio, l’inaugurazione ufficiale di piazza Mino e dei nuovi locali del Municipio di Fiesole. Il sindaco Fabio Incatasciato lo aveva infatti promesso: "A costo di lavorare tutta la notte, non voglio assolutamente rinunciare a questa che è una festa per tutta la città di Fiesole"Fiesole (Firenze), 15 marzo 2009 - Tutto come da programma, ieri pomeriggio, l’inaugurazione ufficiale di piazza Mino e dei nuovi locali del Municipio di Fiesole. Il sindaco Fabio Incatasciato lo aveva infatti promesso: «A costo di lavorare tutta la notte, non voglio assolutamente rinunciare a questa che è una festa per tutta la città di Fiesole».
E così è stato: operai, ma anche semplici cittadini e artigiani del posto, coordinati fino all’ultimo dallo stesso Incatasciato, hanno fatto le ore piccole. Ma alla fine sono riusciti a pulire dignitosamente le pareti annerite dall’incendio, che giovedì notte si è sprigionato nei locali del nuovo front- office. Fortunatamente i danni più consistenti erano concentrati in un piccolo locale del sottoscala, dove l’incendo è iniziato e dove sono bruciati alcuni secchi di vernice, degli attrezzi e parte del quadro elettrico.
Nel resto della nuova struttura, di circa 250 metri quadrati, a creare problemi è stato invece il fumo denso, che ha annerito soffitti e pareti.
«Abbiamo lavorato per diciotto ore consecutive
. Gli operai della ditta sono tornati da Napoli ma anche tanti cittadini ci hanno dato una mano con una gara di solidarietà davvero generosa. Un grazie di cuore a tutti - ha detto al taglio del nastro Incatasciato, stanco ma soddisfatto -. Pensare che il giorno prima avevamo fatto attenzione a non camminare per non sporcare il pavimento appena lucidato. Le indagini accerteranno le responsabilità. Quello che ora conta è che stasera siamo davvero in tanti. Un grazie a tutti».
E il calore della città si è fatto sentire da subito. Si stima infatti che oltre duemila persone abbiano assistito al taglio del nastro, avvenuto alle 16.45 per mano del sindaco Incatasciato, che insieme al vicesindaco Giancarlo Gamannossi, hanno fatto da padroni di casa ad una cerimonia forse un po’ troppo lunga ma ricca di momenti importanti.
AD APRIRE la manifestazione è stato il professor Listri che ha presentato l’ esposizione dello scultore Enzo Pazzagli dal titolo «Arte per Arte» allestita sulla terrazza del Municipio. Ben due gli interventi musicali che hanno visto alternarsi la Filarmonica di Fiesole e la Scuola di musica di Fiesole; poi la benedizione del vescovo di Fiesole Luciano Giovannetti, il lancio di palloncini bianchi e blu sulle note dell’inno di Mameli. 
Insomma un’inaugurazione davvero solenne per un evento atteso da cinque anni. Tanti i presenti illustri. Ex amministratori come Alessandro Pesci e Aldo Frangioni, ma anche l’ex rettore Paolo Blasi e l’ex presidente Fiat Paolo Fresco, che ha speso parole di apprezzamento per «l’importante e bel traguardo raggiunto dal sindaco nonostante gli ostacoli incontrati in questi anni».
A nome della Regione è intervenuto l’assessore Riccardo Conti che, insieme al presidente della Provincia Mattero Renzi si sono congratulati con la giunta fiesolana e fatto di auguri per il recupero di una piazza importante dove prima c’era un «brutto parcheggio».
Il momento clou è stata poi l’apertura al pubblico del front- office, i locali interessati dall’incendio e dove saranno trasferiti alcuni uffici pubblici.
Qui era allestita un’altra mostra di carattere storico-archeologico, dedicata ai progetti della piazza e ai ritrovamenti.
LA CITTADINANZA ha potuto così per la prima volta vedere il il basolato, l’antica fognatura romana e la grande cisterna medievale per la raccolta delle acque. «Peccato - ha detto Carlotta Cianferoni della Soprintendenza Archeologica - che non sia stato possibile riparare le luci danneggiate nell’incendio. Il lavoro finale è comunque apprezzabile. I resti archeologici sono stati infatti non solo conservati ma anche valorizzati». 
Per rendere completa la presentazione è stato realizzato anche il volume «La vita nuova di Piazza Mino», edito da Polistampa, dedicato alla storia della piazza, che ripercorre un arco temporale di duecento anni. Il libro, come una sorta di moderno zibaldone di memorie, riporta interessanti notizie: da appunti di storia sulle origini della piazza, deposito archeologico pluristratificato, a informazioni legate alla toponomastica. Inoltre, una ricca e ben documentata sezione riguarda i lavori di rifacimento, le problematiche urbanistiche e le soluzioni adottate nel rispetto e nella salvaguardia del patrimonio archeologico e civile, ossia alla funzione civica della piazza stessa.
Il volume è stato curato dall’Archivio Comunale, da Mario Cantini, da Marco de Marco, da Paolo Mazzoni e da Simone Boninsegni. 
Data recensione: 15/03/2009
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Daniela Giovannetti