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Una scritta misteriosa, un abate ispirato, l’antica simbologia dell’ottagono che richiama al ciclo del Sacro Graal e del cammino dei setti passaggi e una lingua arcana e impenetrabile che

Firenze, 27 feb. - (Adnkronos) - Una scritta misteriosa, un abate ispirato, l’antica simbologia dell’ottagono che richiama al ciclo del Sacro Graal e del cammino dei setti passaggi e una lingua arcana e impenetrabile che rimanda a mondi ultraterreni. Tutto questo e’ ‘‘La lingua degli angeli’’, ultima fatica letteraria dell’architetto e scrittore Renzo Manetti, in uscita a marzo da Polistampa (pagine 88, euro 12). Il saggio e’ una una sorta d’integrazione al best-seller ‘‘Il segreto di San Miniato’’, in corso di traduzione in inglese e portoghese, da cui presto sara’ tratto un film. Ne spiega molti passaggi e teorie rimaste in sospeso, in reciproca complementarita’. Sul pavimento di marmo della basilica di San Miniato a Firenze, fra l’ingresso e l’arcana figura dello zodiaco, si trova un’iscrizione del 1207, misteriosa e variamente interpretata: da qui parte il viaggio investigativo e speculativo dell’autore che tra antichi documenti, riferimenti religiosi o storici di vari secoli e calcoli geometrico-matematici, approda alla verita’ contenuta nel linguaggio dell’incisione. La grande basilica di San Miniato in Firenze diviene, cosi’, uno spazio sacro dove il tempo e la morte perdono il loro potere; il luogo dove vengono spalancate le porte dell’eternita’ attraverso una invisibile porta. ‘‘La chiave di questa porta - dice lo stesso autore, Renzo Manetti - e’ sotto gli occhi di tutti ma a tutti nascosta. Per trovarla dobbiamo solo imparare a leggere la lingua del angeli’’.
Data recensione: 27/02/2009
Testata Giornalistica: Adnkronos
Autore: ––