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La presenza a Firenze di realtà religiose diverse da quella cattolica risale al XV secolo: vi si ritrova quasi tutto l’evangelismo italiano e le varie chiese locali ebbero un’importanza di primo piano nel panorama nazionale, sia per la testimonianza che p

La presenza a Firenze di realtà religiose diverse da quella cattolica risale al XV secolo: vi si ritrova quasi tutto l’evangelismo italiano e le varie chiese locali ebbero un’importanza di primo piano nel panorama nazionale, sia per la testimonianza che per le opere compiute, anche se la vita dei non cattolici era tutt’altro che semplice. Dall’Ottocento a oggi la Chiesa Valdese di Firenze ha svolto un ruolo significativo per gli aspetti teologici, tramite la facoltà di Teologia, per quelli biblici, per le traduzioni del Luzzi, e per gli aspetti ecumenici, come ora si sono delineati nei numerosi incontri intercristiani e interreligiosi, che caratterizzano la cultura del capoluogo toscano di questi ultimi anni. Pure in modo lacunoso e malgrado i danni dell’alluvione del 1966, è riuscita a conservare materiale utilissimo, adesso riordinato e reso finalmente accessibile agli studiosi e ai privati, grazie anche all’aiuto del sistema documentario integrato dell’area fiorentina (Sdiaf). L’Archivio della Chiesa Valdese di Firenze si compone di 529 unità archivistiche che vanno dal 1861 agli anni Novanta del secolo scorso e mette in evidenza la presenza di due entità ben distinte all’interno del panorama evangelico fiorentino: la chiesa di via de’ Serragli e la chiesa di via Manzoni, due congregazioni riunite nel 1957 in un’unica chiesa.
Data recensione: 01/07/2009
Testata Giornalistica: Le Carte e la Storia
Autore: Daniela Manetti