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S’intitola Scrivo a te guardandomi allo specchio (Polistampa, pagg. 216, euro 18) la raccolta epistolare curata dallo studioso Daniele Fioretti. Vi sono contenute ottantuno lettere inedite tra Paolo Volponi e Pier Paolo Pasolini

S’intitola Scrivo a te guardandomi allo specchio (Polistampa, pagg. 216, euro 18) la raccolta epistolare curata dallo studioso Daniele Fioretti. Vi sono contenute ottantuno lettere inedite tra Paolo Volponi e Pier Paolo Pasolini, non prive di dettagli intimi e di confessioni private. «Carissimo Pier Paolo, ti abbraccio con tutto il mio affetto. So quanto Ninetto contasse per te e so anche che solo un dio potrebbe fartene trovare un altro altrettanto caro e splendente». Così, in una lettera inviata da Ivrea il 26 agosto 1971, Paolo Volponi cerca di consolare l’amico Pasolini mortalmente afflitto per la fine della relazione con Ninetto Davoli. Un compito difficile, perché dopo nove anni di relazione lo scrittore confessava all’amico di aver «perso il senso della vita». Daniele Fioretti, dell’università del Wisconsin-Madison, ha messo insieme un corpus di corrispondenza che va dal 1954 al 1975. Da un lato Volponi, romano, autore de Le porte dell’Appennino (premio Viareggio 1960) e de La macchina mondiale (premio Strega 1965), dall’altro Pasolini, uno dei più originali e controversi intellettuali del secondo dopoguerra. A detta degli studiosi, l’epistolario sinora inedito è un documento di grande importanza attraverso cui è possibile ricostruire soprattutto lo sviluppo dell’opera poetica volponiana, nel passaggio da una fase in cui sono ancora predominanti le suggestioni postermetiche e un’altra in cui si fa sentire l’influenza di Pasolini e, più in generale, del neo-sperimentalismo di «Officina». Le lettere sono inoltre testimonianza di una grande affinità fra i due autori, sia intellettuale che umana, frutto di un’amicizia profonda che solo la morte di Pasolini potrà interrompere.
Data recensione: 15/01/2009
Testata Giornalistica: Il Mattino
Autore: ––