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Si chiamava Emma Collins ed era una nobildonna inglese l’ultima amante di Giuseppe Garibaldi. A rivelare la segreta storia d’amore, nata durante il soggiorno sull’isola di Caprera, sono alcuni biglietti affettuosi dell’eroe

Si chiamava Emma Collins ed era una nobildonna inglese l’ultima amante di Giuseppe Garibaldi. A rivelare la segreta storia d’amore, nata durante il soggiorno sull’isola di Caprera, sono alcuni biglietti affettuosi dell’eroe risorgimentale trovati a Roma, all’archivio dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, dalla scrittrice Barbara Minniti che, basandosi proprio su questi testi, ha scritto il romanzo «Casa Collins. Le memorie della segretaria inglese di Garibaldi» (Polistampa, 192 pagine, 13 euro). Ciò che i biglietti fanno solo intuire è confermato da una testimonianza di Achille Fazzari apparsa nel 1916 sul «New York Times», secondo cui sarebbe stata la Collins a innamorarsi di Garibaldi dopo la morte del marito. Prova ne sarebbero le numerose lettere d’amore da lei spedite di cui però non è rimasta traccia.
Data recensione: 28/12/2008
Testata Giornalistica: Il Mattino
Autore: ––