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PRATO. Sono quasi 400 pagine di ricordi, sul filo di una piacevole nostalgia. Più che d’affari, “Sessant’anni a Prato” di Silvano Bambagioni, parla però della città. Tutta intera, pur divisa a quadretti, vista con lo sguardo d’un ottantenne che per quasi

PRATO. Sono quasi 400 pagine di ricordi, sul filo di una piacevole nostalgia. Più che d’affari, “Sessant’anni a Prato” di Silvano Bambagioni, parla però della città. Tutta intera, pur divisa a quadretti, vista con lo sguardo d’un ottantenne che per quasi mezzo secolo ha dominato la scena pratese.  Pubblicato da Polistampa, il libro su carta buona e con un bel po’ di fotografie d’indubbio fascino, è stato presentato ieri pomeriggio a Palazzo Novellucci. Ed è stato un pienone. Sarà che l’ha scritto l’ex numero uno della Cassa, quella dei tempi d’oro (la “mamma”, come veniva chiamata da molti pratesi) prima ancora d’una repentina caduta.  Sarà che sono davvero tanti coloro che Silvano Bambagioni ha incontrato nei suoi tre quarti e passa di vita da pratese. Il libro scorre via veloce. Anzi. Lo si può leggere saltando da una parte all’altra, perché all’interno dei quadretti in questione è possibile scegliere che cosa o chi guardare per primo. Si comincia con De Gasperi a Prato e con la nascita della Cisl e si prosegue toccando, appunto, cose, situazioni e persone. Fra quest’ultime, Silvano Bambagioni ricorda (e dà direttamente voce) tanto il vescovo Fiordelli che il sindaco Giovannini, senza dimenticare il professor Nuti, una discreta carrellata di personaggi Dc e tanti altri. Persone alle quali è il caso, secondo l’autore, di pensare ancora oggi, soprattutto «nel mezzo di una crisi che sembra più grave di tutte quelle che Prato ha già passato».  Città e distretto, secondo Bambagioni, supereranno anche questa. E lo dice con una certa convinzione, a margine della presentazione, «pur non avendo la sfera di cristallo». Un’avvertenza, però. Il libro non propone soluzioni né pretende di far storia. «Lascio il mestiere dello storico a chi lo sa fare», spiega l’autore. Certo è che anche il suo sarà un contributo a loro uso e consumo.
Data recensione: 07/12/2008
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: ––