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VAIANO. Prestigioso riconoscimento per l’ultima opera dello studioso Adriano Rigoli, “A cena con messer Abate Agnolo Firenzuola” edito da Polistampa nel 2007.

VAIANO. Prestigioso riconoscimento per l’ultima opera dello studioso Adriano Rigoli, “A cena con messer Abate Agnolo Firenzuola” edito da Polistampa nel 2007. Il volume di Rigoli ha ricevuto una lunga e lusinghiera recensione negli Stati Uniti a cura del noto giornalista Franco Zangrilli, sul quotidiano America Oggi, che è il più diffuso tra quelli in lingua italiana negli Stati Uniti.  Anche per l’immagine del Museo della Badia di Vaiano è un onore questa recensione, infatti il libro è illustrato con immagini della Badia, di reperti e libri cinquecenteschi in gran parte esposti nel Museo. La recensione a piena pagina si intitola: “A cena dall’Abate”. Una particolare storia e arte del cibo per ogni epoca, ogni civiltà ed ogni cultura col Firenzuola nella Firenze rinascimentale. Il giornalista dopo aver inquadrato il periodo culturale ed artistico in cui il Firenzuola vive, così si esprime in maniera entusiasta sul libro: «A cena con Messer Abate Agnolo Firenzuola è una bella antologia dei suoi scritti per lo più novelle e componimenti in versi, che hanno a che fare con il mondo del cibo e della tavola. Adriano Rigoli l’ha curata con scrupolo ed attenzione, l’ha adornata di una importante introduzione che traccia la figura di Agnolo Firenzuola, di un glossario che spiega le origini le etimologie, e persino le “nuance” del linguaggio cibario utilizzato scientificamente dall’autore; di brani che spiegano ermeneuticamente le ricette dell’epoca e quelle descritte con piglio realistico da Firenzuola; di riproduzioni di bicchieri, vasi, di piatti, di dipinti ecc, in cui il cibo è protagonista o deutoroagonista. Gli scritti antologici rappresentano una società rinascimentale colta e gaudente, raffinata e cortese, amante del bel vivere e del buon mangiare, che fa della tavola uno dei grandi piaceri della vita. La figura di Agnolo Firenzuola buongustaio, il suo amore per la cucina si manifesta in tanti modi».  La cultura del cibo che traspare dal libro di Adriano Rigoli è quella dei pranzi che gli preparano amici e famiglie del mondo aristocratico dove traspare la reminiscenza della lieta brigata boccaccesca e quella della sana e robusta cucina contadina, ricca di soavissimi sapori dei pasticci alla spagnola, con un omaggio particolare alla carne di vario tipo - conclude Zangrilli - a volte la rappresentazione di Firenzuola del cibo sembra assumere i contorni della favola, altre volte quella dei pasti, dei coltelli, delle tovaglie, dei tovaglioli e di altre componenti del regno della tavola, sembra calcare i mezzi della esagerazione e creare dimensioni di un comico esilarante come si nota in Ode della salsiccia». La recensione, con due foto della copertina e del libro, è impreziosita dalla citazione di alcuni brani di Agnolo Firenzuola tratti dal libro stesso.
Data recensione: 01/03/2008
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Luana Cecchi